Si chiama Cesira Luciani e suo nonno era cugino del Beato Nunzio Sulprizio di Pescosansonesco e che, domenica, sarà proclamato Santo. Il racconto della pronipote. Diretta, il 14 ottobre, da Città del Vaticano, su Rete8.
Cesira Luciani è la pronipote del Beato Nunzio Sulprizio che domenica 14 ottobre sarà proclamato Santo da Papa Francesco. Una intera comunità è in fibrillazione e la signora Cesira, ancora di più, visto che è discendente diretta, per via del nonno, cugino del Beato. Cesira racconta la storia del Santo nato a Pescosansonesco nel 1817 e morto a Napoli nel 1836, ad appena 19 anni. Il 9 giugno scorso il Papa aveva autorizzato il decreto sul riconoscimento del miracolo attribuito al beato Sulprizio per la sua canonizzazione.
Rimasto orfano di entrambi i genitori, Nunzio fu allevato prima dalla nonna materna e successivamente da uno zio; questi avviò il giovane al mestiere di fabbro ferraio nella bottega che aveva nel paese natale di Pescosansonesco. Il ragazzo, spossato dal duro lavoro e dalle privazioni, di gracile costituzione, si ammalò di carie ossea, dopo che si era ferito a una caviglia e secondo quanto si narra, iniziò a recarsi alla fonte di Riparossa per lavare la ferita che gli ricopriva tutto il piede. Si trasferì quindi, nel 1834, a Napoli dove viveva uno zio, militare di stanza al Maschio Angioino, che lo fece curare da un colonnello medico ma le cure non riuscirono ad evitargli atroci sofferenze che si conclusero con la morte del giovane, neppure ventenne.
La fama di Nunzio, molto devoto alla Madonna, si era diffusa in città, grazie all’esemplare sopportazione della malattia.
Presso la fonte di Riparossa, a Pescosansonesco, fu eretto un Santuario per la conservazione delle reliquie del giovane e la Chiesa lo dichiarò prima venerabile nel 1859 da Pio IX e poi beato nel 1963 da Paolo VI durante il Concilio Ecumenico Vaticano II. Dopo la conclusione della causa di canonizzazione l’8 giugno 2018, Papa Francesco ha riconosciuto valido un miracolo avvenuto per intercessione del beato Nunzio Sulprizio e ha aperto, in questo modo, la strada per la canonizzazione, prevista per il 14 ottobre.
Il miracolo riconosciuto è quello della guarigione di un giovane pugliese, di Taranto, coinvolto in un grave incidente stradale una decina di anni fa. Le lesioni celebrali causate dal tragico impatto e i danni permanenti provocati dalla disgrazia, avrebbero dovuto portare il ragazzo a importanti riduzioni motorie e invece l’intercessione del Beato Nunzio, riconosciuto dal giovane nel sogno, lo ha guarito “inspiegabilmente” per la scienza e “miracolosamente” per la fede.
“Il giovane – racconta Cesira – ha raccontato di aver visto un ragazzo dirgli di ‘tornare’ che poi ha riconosciuto essere il Beato Nunzio. Devoto del Santo, aveva sempre con sé una medaglietta. I genitori hanno immerso una benda nella fonte di Riparossa di Pescosansonesco e gliel’hanno posta sulla fronte”, poi Cesira si commuove, per il miracolo riconosciuto. “Uno dei diversi miracoli, – aggiunge – se si vedono i tanti ex voto presenti nel santuario di Pescosansonesco”.
Ma cosa si prova a essere parente di un Santo?, le chiediamo:
“Una emozione indescrivibile, mi devo fare forza per non commuovermi. Mio nonno mi raccontava di un ragazzo sempre allegro, nonostante la grave malattia che poi lo condusse alla morte.”
Grande attesa in paese per la canonizzazione del Beato Nunzio e in tutta la comunità. Diversi i pullman in partenza da Pescosansonesco e dall’Abruzzo verso Roma, per la canonizzazione di domenica prossima, 14 ottobre.
L’arcivescovo, Tommaso Valentinetti, commenta con gioia:
“Certo è – conclude Valentinetti – che questa bella notizia cade nell’anno sinodale dedicato ai giovani. La fede tenace e paziente del giovane abruzzese, la capacità di riconoscere la presenza di Dio anche nelle avversità della vita e nel dolore e la testimonianza legata alla gioiosa condivisione e al sostegno amorevole sono, senza dubbio, un esempio per tutti i suoi coetanei”.
L’evento sarà trasmesso in diretta dal Rete8, domenica 14 ottobre, dalle ore 10.00.
Il servizio del Tg8