Forse non tutti lo sanno, ma l’Abruzzo, tra i suoi mille tesori, custodisce anche un vero e proprio patrimonio di orchidee, celebrato a Palena nella prima decade di maggio.
Ovviamente parliamo di orchidee spontanee, parenti minute di quelle tropicali dai grandi fiori. Sono diverse le località in cui è possibile osservare le orchidee nel loro habitat, prati, colline o altopiani che siano. Da qualche anno però una località in particolare si sta affermando come scrigno ideale per questi bellissimi fiori: Palena. Una peculiarità che il Comune di Palena e la Pro Loco hanno colto al volo come occasione per valorizzare il territorio. E’ così che il Comune di Palena ha deciso di caratterizzarsi per le sue orchidee: sono diversi gli eventi tematici nati sotto l’egida del comitato scientifico del Parco Nazionale della Majella.
Oltre a convegni scientifici, mercatini ed esibizioni legate al folklore, Palena offre anche la possibilità di effettuare, con escursioni guidate, safari fotografici e seminari “sul campo”.
Ad oggi, tra specie e sottospecie, sono 64 i tipi di orchidea censite nell’area di Palena, pari a più del 60% di quelle presenti in Abruzzo e oltre il 35% di quelle italiane, alle quali si aggiungono anche 17 ibridi stabilizzati.
Di questo tesoro straordinario e poco noto si è occupata l’ultima puntata stagionale de Il Lato Positivo, la trasmissione di Marina Moretti, per la regia di Antonio D’Ottavio. Dopo settembre, e forse con qualche incursione estiva, il programma tornerà a far conoscere luoghi, storie, esperienze e persone speciali, in grado di custodire il passato, esaltare il presente e immaginare il futuro della regione.
“Il territorio di Palena – si legge sulla pagina che il Touring club dedica alla città in provincia di Chieti – si caratterizza per la sua ricchezza floristica legata alla sua variegata morfologia che trova nel versante orientale della Majella il luogo elettivo per la crescita di varie orchidee termofile appartenenti al genere Ophrys. E’ sorprendente notare come un’area che rappresenta appena lo 0,03% dell’intero territorio italiano possa ospitare oltre il 15% della sua flora, a evidente dimostrazione dell’elevata biodiversità locale. Inoltre, la flora palenese costituisce circa il 57% della flora dell’intero Comprensorio del Parco Nazionale della Majella e circa il 35% della flora regionale dell’Abruzzo. Questo è possibile grazie ad una diversità di fattori quali il modesto disturbo antropico, la varietà del paesaggio vegetale, le eterogeneità climatiche e ambientali”.
Il nome orchidea nasce dal mito di Orchis, figlio di una ninfa e di un satiro, bellissimo ma arrogante e superbo, convinto di poter fare tutto ciò che voleva, soprattutto con le donne. Invitato ad una festa dal dio Dioniso tentò di insidiare una delle sue sacerdotesse, compiendo un sacrilegio. Orchis pensava di passarla liscia ma non fu così: una delle tre Moire, le figlie di Zeus, lo punì facendolo divorare da belve feroci. Tuttavia, gli dei dell’Olimpo, impietositi, fecero spuntare dai resti di Orchis una pianta esile e modesta, l’orchidea, antitesi del suo corpo esuberante, ma che nelle radici conservava il ricordo delle parti anatomiche maschili che erano state la causa della sua fine.
Le orchidee si possono incontrare inaspettatamente durante una passeggiata nella natura, mimetizzate nell’erba dei pascoli o nei boschi, ma per accorgersi della loro presenza occorre che l’occhio sia almeno un po’ allenato e pronto ad individuarle. La Ophrys x Palenae è proprio il nome dell’ibrido di orchidea rinvenuto nel territorio del comune di Palena. Imbattendosi in articoli sulle specie italiane di orchidee spontanee, vi potrà capitare, con riferimento alle orchidee dell’Abruzzo ed in particolare di Palena, di trovare spesso l’indicazione “molto rara” o “rara ed endemica”, così come vi potrà capitare di trovare suffissi che fanno riferimento a luoghi, ad esempio “majellensis”, dal nome del massiccio montuoso che sovrasta Palena (la Majella) dove è stata rinvenuta per la prima volta questa specie; questo a significare l’importanza rivestita da questo territorio per gli orchidologi e gli appassionati europei che in primavera vi si recano numerosi armati di macchine fotografiche e taccuini. Palena, infatti, è uno dei pochissimi luoghi in Europa a dare ospitalità in maniera così significativa a piante all’apparenza semplici, ma dalla biologia complicata, tanto da rappresentare le piante più evolute esistenti.