Manifestazione di protesta, domani a Teramo, dei lavoratori dell’Hatria, la storica azienda produttrice di sanitari in ceramica che impiega quasi 200 dipendenti.
Una manifestazione che si svolgerà a partire dalle 15 davanti alla sede della Provincia, in concomitanza con il tavolo istituzionale chiesto dagli stessi sindacati e convocato per cercare di fugare le preoccupazioni su un possibile disimpegno da parte della proprietà.
“L’Hatria era stata ceduta dal gruppo Marazzi ad un fondo d’investimento statunitense, il Cobe Capital – spiega Giampiero Dozzi, della Filctem Cgil – Da tempo le organizzazioni sindacali, insieme alla Rsu, chiedono un piano industriale,un piano di rilancio. Perché non è chiarissimo il motivo per cui questa azienda sia stata acquistata, se per un rilancio, se per spezzettarla, se per una mira speculativa”.
Una situazione a fronte della quale, per le segreterie di Filctem Cgil e Femca Cisl, la compagine aziendale non darebbe riferimenti per un reale confronto.
“Come riferimento abbiamo una direzione locale – continua Dozzi – che non ha una visione complessiva e se ce l’ha non dà riferimenti”. Una situazione difficile da gestire secondo i sindacati per i quali i segnali non sarebbero assolutamente incoraggianti. “I dipendenti sono stati gestiti prima con la solidarietà e poi con il ricorso alla cassa integrazione straordinaria – aggiunge ancora Dozzi – per gestire uno stop dell’attività. Sembrerebbe ci sia un’anticipo delle previsione di ripresa ma questo non ci soddisfa del tutto per una questione legata alle prospettive.”
Da qui la convocazione del tavolo in Provincia per domani, con i sindacati che non escludono, in base degli sviluppi della vertenza, nuove azioni di lotta