Il momento della rinascita per la piccola frazione di Onna coincide nell’immaginario collettivo con un evento: l’inaugurazione della Chiesa di San Pietro Apostolo, restaurata grazie a una donazione del Governo tedesco.
Non un semplice sostegno alle popolazioni colpite dal drammatico sisma di sette anni fa, ma un gesto di riconciliazione che passerà alla storia tra i tedeschi e gli onnesi, dopo la strage compiuta dalle truppe naziste nel giugno del ’44 e che costò la vita a 18 persone.
Una giornata, quella di oggi, in cui non solo il piccolo borgo dell’Aquila, divenuto simbolo del terremoto dell’aprile 2009 per avere pagato il contributo più alto in termini di vite umane, vedrà riaprire la sua chiesa meravigliosa risalente al XII secolo; ma anche quello dell’abbraccio con le autorità tedesche dopo anni di costante affiancamento per i lavori in corso e la ripresa di una vita sociale che ancora risente della ricostruzione lenta, tra cui il segretario di Stato della Germania, Gunther Adler, affiancato dal sottosegretario di Stato del ministero dei beni e delle attività culturali italiano, Ilaria Borletti Buitoni.
E in questi anni sono emersi splenditi ritrovamenti artistici e architettonici rimasti nascosti fino a ora. Uno dei primi atti concreti del governo tedesco per Onna, è stata proprio la sottoscrizione, nel giugno del 2010, dell’accordo intergovernativo per il restauro della chiesa parrocchiale, finanziato con 3 milioni di euro e avviato nel maggio del 2013. L’inaugurazione ricade nei festeggiamenti in onore della Madonna delle Grazie e di Sant’Antonio Abate, cominciati il 5 maggio e si concluderanno domani, domenica 8 maggio.
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