A 10 anni dal tragico terremoto del 2009 a Popoli, Comune del cratere, è andata decisamente meglio la ricostruzione del patrimonio immobiliare pubblico rispetto a quello privato.
Lo ha affermato il vicesindaco Alfredo La Capruccia, il quale ha sottolineato come, ad oggi, sia stato già ricostruito circa l’ 80% degli immobili pubblici. Grandi le difficoltà per quelli privati dove sono state ristrutturate poco più del 40% delle abitazioni distrutte dal sisma. Con il terremoto, ha aggiunto ancora il vicesindaco, si sono evidenziate alcune criticità come ad esempio lo spopolamento delle aree interne e la svalutazione immobiliare. Per porre un freno a questo stato di cose da anni si sta lavorando ad un progetto di fusione di otto realtà comunali che vede il Comune di Popoli cerniera e snodo tra la costa e la montagna tra i tre Parchi e le Riserve. Gli 8 comuni interessati, ha ricordato Gianni Natale, responsabile del movimento “Ripensiamo il Territorio” sono oltre a Popoli le comunità di Bussi sul Tirino, Tocco da Casauria, San Benedetto in Perillis, Collepietro, Vittorito, Corfinio e Roccacasale. Per formalizzare il coinvolgimento dei comuni si stanno portando avanti tutti i procedimenti amministrativi. Le leggi nazionali e regionali prevedono l’erogazione di 32 milioni di euro in 10 anni per realizzare i progetti infrastrutturali volti a migliorare la qualità dei servizi e la crescita culturale. Grazie ad una delibera approvata dal Consiglio Comunale di Popoli sarà avviato l’iter per la fusione degli otto comuni coinvolti.