Quale sarà il destino dei 234 lavoratori del call center Globe Network non è ancora dato saperlo. Ai tavoli ministeriali sinora le due parti, l’operatore telefonico H3g e l’imprenditore titolare dell’azienda aquilana Francesco Cisco, non si sono presentati.
Lasciando al ministero dello Sviluppo economico (Mise), ai sindacati e alla Regione il compito amaro di disquisire sul nulla. La vicenda è quella del ritiro da parte di H3g della propria commessa al Globe Network, reo di non avere rispettato, secondo l’operatore telefonico, i dettami del contratto, impantanato in centinaia di milioni di euro di debiti, una vicenda finita anche in tribunale, a Milano, dove è stata trascinata da Cisco. Ma il giudice ha dato ragione proprio all’H3g, che può a questo punto dirsi libero dal contratto con l’imprenditore aquilano. A restare appesi al filo sono però i lavoratori, verso i quali se non altro H3g ha preso l’impegno di garantire un futuro lavorativo, sempre nel rispetto della sua iniziale promessa, sei anni fa, di portare lavoro e speranza a un territorio martoriato dalla crisi economica e sociale post-sisma. All’incontro di ieri al ministero H3g non si è presentato, e né ufficialmente né ufficiosamente sul tavolo del ministero ci sono altri nomi di aziende interessate ad acquisire la commessa telefonica.
Anche se all’Aquila l’imprenditore Roberto Guerrieri, socio della società romana Customer2care – che in centro storico intende portare una filiale del suo call center, con 200 lavoratori, per gestire altre commesse che nulla hanno, per ora, a che fare con le compagnie telefoniche – ha lasciato intendere di essere interessato, facendo riferimento a un appalto presumibilmente di H3g ma di cui non si ha notizia alcuna. La società che deve subentrare acquisendo la commessa, però, non è stata notificata, quindi l’annuncio fatto ieri in conferenza stampa non trova corrispettivo sui tavoli ministeriali, e difficilmente il ministero finché non avrà contezza di questo, darà il suo assenso a nuove trattative. Intanto il giudice di Milano ha dato la possibilità a Globe Network, prima che questa spiri definitivamente, di proseguire la commessa sino al 4 agosto, creando, però, un corto circuito con quanto stabilito precedentemente: e cioé che i contratti dei 234 lavoratori finiscano domenica 31 luglio.
L’impressione è che la decisione di H3g di restare in questa fase a bocce ferme, dipenda dal timore di incorrere in ulteriori ripercussioni giudiziarie. In sostanza l’operatore telefonico non agirà con la ricerca di nuove soluzioni per L’Aquila e per i suoi lavoratori fino a quando Globe Network non avrà licenziato i 234 telefonisti.