“Non siamo riusciti a risolvere i problemi delle piccole aziende”, così il presidente vicario della Regione Abruzzo Lolli che anticipa soluzioni, nel corso di un convegno a Pescara.
Per un’impresa sana, che vuole stare sul mercato, in prospettiva rispettare le regole, avere un’etica, conviene. Così come scegliere la sostenibilità, garantire la tutela dei lavoratori, valorizzare le professionalità. Le imprese serie che stanno sul mercato funzionano così”. Lo ha detto a Pescara il presidente vicario della Giunta regionale d’Abruzzo, Giovanni Lolli, nel corso del convegno ‘Regole ed economia: la legalità come infrastruttura del territorio”, organizzato dalla Fondazione Hubruzzo.
Lolli, nel corso del suo intervento, si è soffermato sulle criticità che interessano le piccole imprese: “Il 90% delle imprese abruzzesi – ha detto – ha meno di nove dipendenti. Noi non siamo ancora riusciti a collegarci, a entrare in sintonia con i problemi del sistema delle piccole imprese, a convincerle a fare massa critica. Il fatto che grandi imprese si siano unite, dando vita a questa fondazione, con l’obiettivo di ‘fertilizzare’ è l’indicazione più grande che si possa dare”. Ricordando la Carta di Pescara, “i vantaggi e i risultati” che ha dato, il presidente ha detto: “Noi dobbiamo fare una cosa simile”. Poi un riferimento alla Val di Sangro, “esempio di maggior successo industriale del centro Sud Italia”.