Un’assemblea tesa e molto partecipata, lavoratori preoccupati e senza salario da 60 giorni, già pronti a scioperare da subito occupando l’azienda, oggi stesso. Questo il clima che si respirava questa mattina durante l’assemblea di tutti i 75 lavoratori dell’azienda.
Azienda che imbottiglia l’Acqua Santa Croce, nel mezzo di una vertenza di cui non si vede la via d’uscita. Per i dipendenti dell’azienda di Canistro niente cassa integrazione, l’Inps ha respinto la richiesta avanzata dall’imprenditore Camillo Colella, il quale ha avviato la mobilità colettiva dei suoi lavoratori. Al fianco dei quali questa mattina c’erano anche i sindacati. Nette le richieste avanzate all’imprenditore: pagare subito le due mensilità arretrate, quelle di settembre e di ottobre, almeno per accompagnare i lavoratori e le loro famiglie verso un Natale il più possibile sereno.
Se entro venerdì i pagamenti non saranno effettuati, nel pomeriggio si terrà una nuova assemblea per stabilire un pacchetto di scioperi e manifestazioni di protesta contro la situazione di stallo che mette in ginocchio decine di famiglie della Marsica. Intanto l’azienda continua a imbottigliare probabilmente ricorrendo all’acqua conservata nei silos, nonostante che la filiera produttiva non sia a pieno regime. Proprio per questo ieri ci sono stati i sopralluoghi e accertamenti dei carabinieri e della Asl.
Intanto la Regione chiarisce che il pronunciamento del Tar limita a inibire “le sole operazioni di gara successive alla scadenza del termine di presentazione delle domande, fino alla data di trattazione dell’istanza collegiale” fissata il 21 dicembre prossimo. Nessuna bocciatura, dunque, da parte dei giudici amministrativi, del nuovo bando per individuare un altro gestore. Almeno finora.
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