Da domani, martedì 6 aprile, termina la zona rossa entrata in vigore in tutta Italia per le festività pasquali. 17 comuni Abruzzesi restano in zona rossa.
Dopo la zona rossa disposta per il week end lungo di Pasqua, l’Abruzzo da domani torna ad essere arancione, ma con dei comuni in zona rossa. In particolare, scendono a 17 le località in cui saranno in vigore le maggiori restrizioni. Dalla mezzanotte, infatti, scatteranno le misure disposte dall’ordinanza firmata dal governatore Marco Marsilio venerdì, a conclusione della riunione dell’Unità di crisi regionale, che ha analizzato le situazioni più a rischio. Il provvedimento resterà in vigore fino all’11 aprile. Decade, tra l’altro, il concetto di zona rossa “alleggerita” che era stato introdotto dalla Regione: nelle località più a rischio sarà in vigore la zona rossa sulla base di quanto previsto dal decreto Draghi. Rispetto alle misure precedenti, nei comuni in zona rossa non potranno aprire parrucchieri ed estetiste e non sarà più possibile far visita ad amici e parenti, una volta al giorno, in massimo due persone. Ecco la nuova mappa delle restrizioni a partire dalla mezzanotte . Provincia di Chieti: resta in zona rossa solo Lentella; escono Castiglione Messer Marino, Orsogna, Atessa, San Vito, Casoli. Provincia di Pescara: resta in zona rossa Collecorvino e vi entrano Roccamorice e San Valentino in Abruzzo Citeriore; escono Rosciano, Moscufo e Villa Celiera. Provincia dell’Aquila: restano in zona rossa Celano, Pratola Peligna, Pescina e Cerchio e vi entra Corfinio; escono Capitignano, Pizzoli, Sante Marie, Prezza, San Benedetto dei Marsi, Magliano dei Marsi. Provincia di Teramo: restano in zona rossa Nereto, Colonnella, Sant’Egidio alla Vibrata, Sant’Omero e vi entrano Alba Adriatica, Martinsicuro, Canzano e la frazione di Pietralta del comune di Valle Castellana.
Le singole Regioni saranno sottoposte, quindi, alle restrizioni previste in base al colore assegnato dalla cabina di regia, ministero della Salute e Istituto Superiore di Sanità, secondo l’andamento dell’epidemia a livello regionale. In particolare l’ultimo monitoraggio dello scorso venerdì ha stabilito che rimarranno in zona rossa 9 regioni, Lombardia, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Piemonte, Toscana, Valle d’Aosta, Campania, Calabria e Puglia, mentre in ‘zona arancione’ torneranno Abruzzo, Basilicata, Lazio, Liguria, Marche, Molise, Sardegna, Sicilia, Umbria, Trentino Alto Adige, Veneto e le Province autonome di Bolzano e Trento.
Il decreto del 12 marzo scorso ha stabilito, infatti, che dal 6 al 30 aprile 2021 ‘in tutte le zone gialle si applicano le disposizioni previste per le zone arancioni’. E’ prevista anche l’estensione delle misure della ‘zona rossa’ in caso di incidenza di contagi, superiori a 250 casi ogni 100 mila abitanti e nelle aree con una consistenza di circolazione delle varianti. Le regole della ‘zona arancione’ prevedono la possibilità di spostarsi all’interno del proprio comune tra le 5 e le 22 mentre gli spostamenti verso altri comuni e verso altre Regioni, sono consentiti esclusivamente per ‘comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessita’ o motivi di salute’.
In zona arancione, inoltre, resta in vigore il coprifuoco dalle 22 alle 5 del mattino, quando per spostarsi e’ necessario dimostrare ‘comprovate esigenze lavorative, motivi di salute e situazioni di necessita”. Per i residenti in comuni che hanno una popolazione fino a 5.000 abitanti e’ comunque consentito spostarsi, tra le 5 e le 22, entro i 30 km dal confine del proprio Comune. Per tutto il mese di aprile l’attività di ristoranti e pizzerie potrà essere svolta solo con l’asporto di cibo e bevande dalle 5 del mattino alle 22. Per i bar, e quei locali che non hanno una cucina, l’asporto e’ consentito solo fino alle 18. La consegna a domicilio e’ consentita senza limiti di orario, ma deve comunque avvenire nel rispetto delle norme sul confezionamento e sulla consegna dei prodotti.
E’ consentita, senza limiti di orario, anche la consumazione di cibi e bevande all’interno degli alberghi e delle altre attività ricettive ma per i soli clienti che alloggiano nella struttura. E’ prevista da mercoledì 7 aprile la riapertura delle scuole anche nella ‘zona rossa’ dove solo gli alunni dell’infanzia, delle elementari e della prima media, potranno frequentare le lezioni in presenza. Il decreto del 1 aprile ha stabilito per la zona rossa la didattica a distanza per i ragazzi dalla seconda media in poi ma garantendo la possibilità di svolgere attività in presenza per gli alunni con disabilita’ o con bisogni educativi speciali. In zona arancione, invece, la didattica in presenza dovrà svolgersi per gli alunni dell’infanzia, delle elementari e di tutte le classi fino alla terza media. Per gli alunni delle scuole superiori dovrà essere garantita la didattica in presenza ad almeno il 50 per cento, e fino a un massimo del 75 per cento.