Grandissima partecipazione alla 728esima Perdonanza Celestiniana dell’Aquila, la quarantesima dell’epoca moderna, l’evento che fa da cornice all’indulgenza plenaria annuale proclamata dal Papa Santo Celestino V nella basilica aquilana di Santa Maria di Collemaggio il 29 settembre 1294. In diretta su Rete8 il Corteo della Bolla
Si tratta della prima indulgenza codificata della storia, che ha anticipato di sei anni l’istituzione del Giubileo ufficiale della Chiesa e che quest’anno sarà proclamata da Papa Francesco, che la mattina del 28 agosto aprirà la Porta Santa della basilica; anche questa è una circostanza storica, visto che si tratta del primo pontefice in 728 anni a dare il via all’indulgenza celestiniana, che dura un giorno.
Si è alzato il sipario sulla 728esima Perdonanza, la 40esima dell’era moderna. Il Fuoco del Morrone ha raggiunto il centro storico questo pomeriggio, dopo aver attraversato Paganica, Bazzano e Pianola, con sosta a davanti alla basilica di San Bernardino. Qui, all’ottavo giorno di percorso dall’eremo di Sant’Onofrio, nei pressi di Sulmona, i tedofori si sono ricongiunti con i figuranti Corteo della Bolla. E qui, la fiaccola, è passata nelle mani di Daniil Shyrin un ciclista ucraino della nazionale under 23 residente in città da quando è scoppiata la crisi. Questa edizione è caratterizzata dalla visita del Pontefice.
Proprio per questo il corteo della Bolla si è svolto il 23 e non il 28. Partito dopo le 17.30 da palazzo Fibbioni, sede del Comune, ha attraversato corso Vittorio Emanuele, la parte alta di piazza Duomo e verso corso Federico II. Da lì ha proseguito per viale Crispi e per viale Collemaggio verso la Basilica. In testa, il gonfalone dell’Aquila, con gli amministratori e i dirigenti del Comune, seguiti dal comitato Perdonanza. Dietro, i rappresentanti delle società partecipate e dell’istituzione centro servizi anziani e i gonfaloni degli enti locali. Poi la volta dei parlamentari, di organismi della magistratura, della Camera di Commercio, dell’Università del Gssi, dei laboratori di fisica del Gran Sasso. Dietro di loro, l’Accademia delle Belle Arti, il Conservatorio, la Fondazione Carispaq, l’Asl Avezzano-Sulmona-L’Aquila, gli ex sindaci, Province e Comuni abruzzesi capoluogo di provincia e i comuni della provincia aquilana. Tra i Comuni ospiti, Isernia. Seguono l’Anci Abruzzo e subito dopo il questore, le forze dell’ordine, del soccorso e armate, la Croce Rossa, i dirigenti di alcuni tra i più importanti uffici dello Stato e degli istituti nazionali che hanno sede all’Aquila. Subito dopo, le soprintendenze, poli museali e archivio di Stato. Di qui, i 13 gruppi storici dell’Aquila e quelli ospiti. Con il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, anche il prefetto Cinzia Torraco e i figuranti principali l’afgana Kawsar Abulfazil (Dama della Bolla), il cinese Shihong Fu (Giovin Signore) e la venezuelana Adriana Carolina Pinate.
Un’altra delle tante novità dell’evento celestiniano di quest’anno è rappresentato dal ‘matrimonio’ tra il Fuoco del Morrone e il Corteo storico della Bolla. Dopo essere partito dall’eremo di Sant’Onofrio il 16 agosto scorso e dopo aver attraversato la valle Subequana, passando per i luoghi che hanno costituito l’itinerario di Pietro Angelerio per arrivare all’Aquila e vestire le insegne pontificali con il nome di Celestino V, la fiaccola simbolo di pace e riconciliazione, scortata dagli organizzatori del Movimento celestiniano e delle sue articolazioni, prende posto nel Corteo all’inizio della parte storica.
Seguono i 13 gruppi storici dell’Aquila e quelli ospiti: gli sbandieratori e i musici di Ortona “I Farnese”, la Torre dell’Aquila e il Leone Rosso di Celano, il gruppo storico di Antrodoco. Infine, il sindaco con la Dama della Bolla e il Giovin Signore. Con il sindaco arriverà il prefetto Cinzia Torraco. Il Corteo della Bolla sarà chiuso dalle associazioni che hanno chiesto di far parte di questo evento.
L’arcivescovo dell’Aquila, il Cardinale Giuseppe Petrocchi, ha atteso a Collemaggio l’arrivo del corteo.
Gli interventi. Dopo il corteo, gli interventi istituzionali del presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, del presidente della Provincia, Angelo Caruso, e dell’arcivescovo, Cardinale Petrocchi.
L’accensione del braciere. Successivamente è salito sul palco il Fuoco del Morrone, consegnato al sindaco Biondi per l’accensione del braciere e la dichiarazione di apertura della 728esima Perdonanza.
La lettura della Bolla del Perdono. Il sindaco ha poi letto la Bolla del Papa Santo Celestino V. Al termine, l’ha consegnata al Cardinale Petrocchi e ha pronunciato il suo intervento.
“Un canto per la rinascita, di futuro e di pace”. Questo il titolo dello spettacolo inaugurale della Perdonanza 2022. Un evento ideato dal direttore artistico, il maestro Leonardo De Amicis, e scritto con Paolo Logli. Sul palcoscenico del teatro del Perdono artisti del calibro di Diodato, Roberto Vecchioni, Gaia, LDA, Tony Hadley.