Ama verso la ricapitalizzazione. Stamattina sit-in di protesta dei lavoratori dell’Ama, che rischiano 400 euro di tagli agli stipendi. Si lavora per mettere a punto emendamenti alla delibera di ricapitalizzazione.
Un’assemblea concitata ieri notte, poi un sit-in autoconvocato davanti all’azienda per la mobilità pubblica, l’Ama, questa mattina alle 5. Per scaldarsi un piccolo falò improvvisato, ma tanta rabbia e tante delusione aiutano a non sentire freddo. I 130 dipendenti dell’Ama sono preoccupati per il loro futuro e ora dichiarano battaglia per difendere posto di lavoro e stipendi. Venerdì in Consiglio comunale, arriverà la delibera di ricapitalizzazione dell’azienda, per un milione e 300mila euro, servirà a evitare di portare i libri in tribunale.
Oltre al provvedimento, sarà portato in Consiglio anche il piano di ristrutturazione della società, che prevede l’azzeramento della contrattazione di secondo livello, con tagli alle retribuzioni per 800 mila euro all’anno. Taglio necessario per salvare l’ azienda, che perde 120mila euro al mese e ha chiuso gli ultimi tre bilanci in negativo, nonostante il Comune sia già intervenuto con oltre 2 milioni di euro.
IL SERVIZIO DEL TG8
Una giornata lunga quella dei dipendenti dell’Ama, che hanno voluto incontrare non l’assessora alla Mobilità ma soltanto il sindaco Pierluigi Biondi, insieme all’amministratore unico Giammarco Berardi e al consigliere Americo Di Benedetto, in un’assemblea dai toni agitati e da cui sono uscite, per ora, soltanto proposte. Come quella del sindaco d’istituire un tavolo composto da tecnici dell’Ama che dovrà valutare eventuali spostamenti positivi di bilancio, in favore della contrattazione dei lavoratori. E intanto proprio questa mattina un autista dell’Ama è stato pesantemente aggredito da un passeggero.