Tutto rimandato a un confronto fra i partiti di maggioranza a inizio d’anno, prima della fine delle festività. La risoluzione della crisi di maggioranza al Comune dell’Aquila viene rinviata a un vertice che si prevede duro e concitato.
Nulla di segreto dunque, il pranzo al circolo tennis dell’Aquila tra il sindaco Pierluigi Biondi, l’assessore regionale Guido Liris e il presidente della regione Marco Marsilio, tutti di Fratelli d’Italia, è stato un pranzo per scambiarsi gli auguri in cui, invevitabilmente, è entrata a gamba tesa anche la questione politica.
Da poche ore, infatti, all’ultimo Consiglio comunale riunito per l’approvazione del Bilancio, la Lega aveva fatto mancare il numero legale (poi garantito dai consiglieri d’opposizione del Passo possibile guidati da Americo Di Benedetto), un atteggiamento che il sindaco Biondi proprio non ha accettato, né compreso, specialmente dopo settimane di tira e molla e di continui ricatti da parte della Lega. Sia Marsilio, sia Liris hanno cercato di convincere il sindaco a desistere dalla sua decisione di far saltare la testa dei tre assessori in quota Lega (Daniele Ferella, Urbanistica, e Fabrizio Taranta, Ambiente, e l’assessora tecnica nominata in quota Carroccio, Fabrizia Aquilio, che ha la delega al Turismo), come vendetta politica nei confronti di un atteggiamento ritenuto poco leale; Liris in particolare – che è stato fino a pochi mesi fa vice sindaco dell’Aquila – spiega che:
Biondi avrebbe ragione a prendere una decisione così drastica, in quanto è inaudito, da un punto di vista della correttezza politica oltre che amministrativa, che chi non va a votare il Bilancio rimanga all’interno di quella maggioranza.
Se non fosse, però – fa notare ancora l’assessore Liris – che L’Aquila non può essere considerato un Comune qualsiasi, perché è inserito in un sistema politico regionale e nazionale con precisi equilibri politici tra Lega e Fratelli d’Italia.