Una verifica di maggioranza ancora lontana dal concludersi quella che ieri ha visto riunire tutte le forze politiche del governo regionale. Quasi completata la nomina degli alti dirigenti. Morgante direttrice generale. In alto mare l’ufficializzazione dei manager delle Asl di Chieti e L’Aquila.
Una verifica che lascia alcuni soddisfatti, come il coordinatore regionale di Fratelli d’Italia, Ethelwardo Sigismondi, che parla di “punto qualificante per poter ricordare a tutti quanto è stato realizzato dalla squadra del governo regionale”, altri ancora dubbiosi. In particolare a rompere le uova nel paniere del presidente Marco Marsilio è di nuovo il responsabile degli enti locali e deputato aquilano della lega Luigi D’Eramo.
Per il quale la maggioranza ha ancora molto da chiarire e ha rilanciato una verifica che si protrarrà oltre la pausa ferragostana in un lungo comunicato serale, in cui ha rimarcato che la Lega vigila su tutte le richieste fatte a Marsilio e non si accontenta dei primi timidi successi incassati ieri, come l’impegno del presidente di affidare la delega alle autonomie regionali a un assessore leghista. D’Eramo scrive:
C’è bisogno di fare più di un incontro e di tirare fuori soluzioni dettandone date e tempi certi. Vigileremo con costanza sul rispetto degli accordi.
Più concilianti i toni del coordinatore regionale della Lega Giuseppe Bellachioma e di quello di Forza Italia Nazario Pagano.
Intanto prosegue il lavoro della Giunta regionale che ieri pomeriggio ha quasi completato la nomina degli alti dirigenti. Scelta come direttrice generale della Regione l’ex amministratrice delegata di Trenitalia Barbara Morgante, che sarà il braccio destro di Marsilio e coordinerà l’intera macchina regionale. Resta invece in alto mare – segno che la spaccatura con la Lega è ancora lontana dall’essere ricucita – l’ufficializzazione dei manager delle Asl di Chieti e dell’Aquila (che ha fatto scatenare la crisi), rinviata a una delle prossime giunte, ufficialmente per l’assenza, ieri pomeriggio, di un responsabile regionale che avrebbe dovuto firmare l’atto.
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