E’ cominciata dal capoluogo di regione la lunga giornata abruzzese della ministra delle Infrastrutture Paola De Micheli, un tour che la vede impegnata non soltanto all’Aquila ma anche a Pineto, a Chieti e ad Avezzano.
Primo step di una serie d’incontri organizzati dal Partito democratico regionale e dal segretario Michele Fina per confrontarsi con il territorio, con le sue criticità: dalle autostrade al sistema ferroviario, dai collegamenti infrastrutturali allo sviluppo della ricerca, sino alla messa in sicurezza dell’importante bacino idrico del Gran Sasso.
Prima di tutto le eccellenze, come i Laboratori di fisica nucleare del Gran Sasso, punto di partenza della visita di De Micheli in Abruzzo. Ad accompagnare la ministra Paola De Micheli attraverso gli esperimenti (Borexino, Xenon, Luna e Darkside) il presidente dell’Istituto nazionale di fisica Antonio Zoccoli e il direttore dei Laboratori del Gran Sasso Stefano Ragazzi.
Vederlo di persona questo laboratorio piuttosto che sentirne parlare è radicalmente diverso: è molto impressionante. La cosa più interessante e che deve essere compresa da tutti, è che gli effetti di questi studi che possono utilizzare contenuti e concetti che ci sembrano lontani dalla vita di tutti i giorni, invece hanno una ricaduta nella vita delle persone, nell’arco di qualche anno sul piano tecnologico, sul piano scientifico, sul piano medico”. Lo ha detto il ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Paola De Micheli, a margine della sua visita ai Laboratori Nazionali del Gran Sasso dell’Infn con sede ad Assergi, frazione dell’Aquila. “La mia presenza qui -ha aggiunto- è anche per testimoniare un sostegno del nostro Governo a tutta la filiera della ricerca, a maggior ragione se è una ricerca di questi livelli di qualità e di questi livelli di internazionalizzazione, perché diventa attrattiva di cervelli di persone particolarmente capaci da tutto il mondo, molto competitiva rispetto a progetti di ricerca di altri Paesi che negli ultimi anni sono arrivati dopo di noi. Quindi, questa è la ragione della mia visita, ma non vi nascondo che vedere di persona è un effetto molto diverso”
Ormai alle spalle le battaglie per ottenere la sospensione dei pedaggi nei tratti autostradali della A24 e della A25 (arrivata all’indomani dell’insediamento della ministra De Micheli alle Infrastrutture) resta aperto il fronte della sicurezza delle autostrade. Il Governo sta valutando tutte le possibili strade per modificare il sistema delle concessioni. Si lavora anche per la rivisitazione del sistema concessorio dell’A24 e A25.
Si procede per cercare di trovare risposte all’altra urgente questione: il caos che da tre mesi travolge il tratto della A14 dopo i sequestri della magistratura di Avellino nell’ambito dell’indagine sulle barriere di protezione.
Abbiamo preso il progetto che abbiamo ereditato dal precedente Governo e fatto una valutazione insieme all’Europa sul tipo di impatto e ricaduta. Per questo abbiamo preso un po’ di tempo e abbiamo approvato una norma, nella legge di bilancio, che consentisse approfondimenti sia progettuali che economici. Ora abbiamo chiuso una proposta inviata al concessionario, siamo in attesa che ci risponda”. Così il ministro per le Infrastrutture e Trasporti Paola De Micheli, parlando, a margine di una visita ai Laboratori di fisica nucleare del Gran Sasso ad Assergi, del piano economico finanziario della società Strada dei Parchi, concessionaria delle autostrade abruzzesi e laziali A24 e A25. Il piano, che non viene rinnovato dal 2014, prevede la messa in sicurezza strutturale antisismica delle due arterie, in particolare, ponti e viadotti, con un intervento di 3,1 miliardi di euro, di cui 2 a carico dello Stato e la restante parte assicurata dalla concessionaria. Nella programmazione, approvata dal Cipe, è previsto lo stanziamento di una prima tranche di circa 700 milioni di euro. La messa in sicurezza delle A24 e A25 fa parte di una norma della legge di stabilità del 2012.
Quanto alla A14 – ha detto De Micheli – nel tratto che intercorre tra le Marche, Abruzzo e Molise per quest’anno sono previsti 60 milioni di euro di interventi, alcuni di manutenzione ordinaria, ma la stragrande maggioranza di manutenzione straordinaria su ponti e gallerie. Stiamo approvando progressivamente i singoli progetti come Ministero delle Infrastrutture, in particolar modo sul viadotto Cerrano, che ha avuto momenti anche abbastanza traumatici soprattutto per gli operatori per le imprese nel periodo del Natale che abbiamo seguito quotidianamente. Su quel viadotto l’intervento sarà fatto senza interferire con l’attuale viabilità, e prevede 4 milioni e mezzo di investimenti. Il progetto esecutivo di quell’intervento verrà presentato da Aspi il 20 di marzo al ministero delle Infrastrutture: quindi stiamo lavorando con grande intensità. Ho poi avuto una richiesta del territorio della Regione Abruzzo di riprendere il progetto della terza corsia – conclude la ministra – rispetto alla quale convocheremo, non appena avremo approvato tutti i progetti di intervento di manutenzione ordinaria e straordinaria sulla A14, un tavolo tecnico per fare le valutazioni sia progettuali che economiche di questo intervento.
Sull’autostrada A14 si sono realizzati negli ultimi mesi una serie di sequestri da parte della magistratura di Avellino per le barriere e il movimento franoso del Cerrano. Noi siamo intervenuti per spingere Aspi a intervenire a sua volta con piani d’emergenza e l’anticipazione di una serie di progetti per la messa in sicurezza delle barriere. Il rapporto poi è intercorso tra Autostrade per l’Italia e la Procura di Avellino. Nostro dovere, da quando ci siamo insediati, è stato quello di modificare alcune regole nel rapporto che c’è tra il ministero e tutti i concessionari autostradali perché lo Stato sia molto più presente nelle decisioni e nelle scelte e nei piani di manutenzione”. Lo ha detto il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Paola De Micheli, a margine della sua visita ai Laboratori nazionali del Gran Sasso dell’Infn ad Assergi.
Un incontro con la Regione Abruzzo e il presidente Marco Marsilio si terrà al ministero il 3 marzo, durante il quale verrà firmato un protocollo d’intesa.
Ancora non entra nel vivo invece la struttura commissariale per la messa in sicurezza del sistema Gran Sasso. I tempi per lavorare sono stretti, dato che la funzione del commissario Antonio Gisonni termine a fine 2021.
Tempi stretti per lavorare sul progetto di messa in sicurezza del grande sistema Gran Sasso, che vede da una parte il bacino idrico naturale, dall’altra le due infrastrutture fondamentali eppure estremamente impattanti come i laboratori nucleari e l’autostrada.
L’impegno del Governo su tutti gli ultimi terremoti resta massimo, ha garantito De Micheli, che è stata anche sottosegretaria all’economia con delega alla ricostruzione dell’aquila, e commissaria per un breve periodo per la ricostruzione del centro Italia, ruolo che da due giorni il governo ha affidato all’ex vicepresidente del Csm Giovanni Legnini.
Abbiamo l’esigenza di rafforzare molto il fronte della progettazione, compito che ho come ministra, e ci stiamo attrezzando per affrontare in un prossimo decreto per rafforzare sia il numero delle persone che fanno progettazioni a livello nazionale, sia coloro che progettano negli enti locali e nelle stazioni appaltanti, quindi anche quelle dei terremoti. Un passaggio molto importante, perché oggi gli standard di sicurezza che la legge prevede sono molto elevati e devono essere tassativamente rispettati.
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