Il Decreto legge sul sisma del Centro Italia che verrà esaminato lunedì dal Consiglio dei Ministri divide. Levata di scudi dall’Aquila e dall’Abruzzo per un decreto che secondo i detrattori esclude l’intero catetere sismico del 2009.
Dal presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio, dal sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi, entrambi di Fratelli d’Italia fino al senatore Gaetano Quagliariello (Idea-Cambiamo) volano critiche per un decreto che non contempla nessuna delle richieste proposte dal territorio per le principali urgenze per L’Aquila e il cratere sismico, come la proroga del personale impegnato nella ricostruzione che scadrà nella 2020, o la nomina del sottosegretario alla ricostruzione.
Per il sindaco dell’Aquila l’esclusione del Cratere 2009 dal decreto sisma per il centro Italia è una precisa scelta elettorale del Governo.
A difendere il decreto è invece la deputata del artito democratico Stefania Pezzopane.
Critiche anche dal deputato e coordinatore regionale della Lega Luigi D’Eramo.
Il Governo dimentica L’Aquila, con che faccia si faranno vedere Pd e Movimento Cinque Stelle. Con quale faccia questi presunti rappresentanti dei cittadini torneranno nei loro territori di elezione? Era il 29 maggio scorso quando il Pd aquilano concludeva così un ennesimo attacco all’allora governo Cinque Stelle-Lega, su presunte, poi smentite dai fatti, promesse non mantenute sulla ricostruzione post terremoto. Sarebbe molto interessante, oggi, capire con che faccia gli esponenti di Pd e Movimento Cinque Stelle possano farsi vedere nei loro territori di elezione – continua D’Eramo -. L’Aquila e il Cratere 2009 sono stati vergognosamente e indegnamente esclusi dal decreto sisma che lunedì prossimo sarà vagliato dal Consiglio dei Ministri. Fatto gravissimo perché dimostra la totale noncuranza dell’attuale governo nei confronti di questa terra, nonostante, stavolta sì, le tante promesse fatte nei mesi scorsi. Il premier Conte, i ministri Cinque Stelle, ma soprattutto i tanti esponenti del Pd, conoscono a menadito le problematiche e le criticità legate all’emergenza sisma. Conoscono le necessità e le priorità perché sono stati edotti, più volte, anche attraverso dossier e documenti. Questo è avvenuto soprattutto nel corso delle innumerevoli passerelle – a questo punto si possono definire solo così – in città, ma anche negli altri territori colpiti dal terremoto. Il Governo, ai suoi provvedimenti d’esordio, dimostra di fregarsene altamente dell’Aquila: nulla sulla ricostruzione pubblica, nulla sul personale, nulla sulla semplificazione normativa, nulla sul sottosegretario con delega specifica. Uno sfregio che stupisce ancora di più vista la presenza, nel governo, di Paola De Micheli, esponente del Pd che conosce, o dovrebbe conoscere, le nostre problematiche. La Lega – conclude D’Eramo – non si fermerà di fronte a nulla e così come ha fatto quando era al governo, anche ora lotterà in ogni modo per difendere il territorio.