Stop alle discriminazioni di genere, e alle violenze e agli abusi sessuali, al mobbing nei confronti delle donne, in ogni contesto e soprattutto nei luoghi di lavoro. E’ l’appello dell’associazione “Io sto con Anna Capponi”.
Sono arrivati da Teramo per un sit in davanti al Tribunale dell’Aquila durante lo svolgimento dell’udienza d’appello per il caso della vigilessa di Teramo Anna Capponi, contro la sentenza del tribunale di Teramo, che l’ha condannata per calunnia nei confronti del Comandate della polizia municipale del comune di Teramo, dal quale la donna aveva denunciato di aver subito un abuso sessuale, e di un sottufficiale.
Un sit in promosso e organizzato dal Coordinamento “Io sto con Anna Capponi’ per denunciare l’arretratezza dell’Italia sul rispetto dei diritti delle donne nel mondo del lavoro e a tutti i livelli sociali.
A chiedere giustizia per Anna Capponi c’erano questa mattina anche la sezione abruzzese dell’associazione “Noi per la famiglia” e la coordinatrice teramana di Fratelli d’Italia Marilena Rossi.
In Parlamento intanto approda un’interrogazione parlamentare sul caso della vigilessa di Teramo.
“La mia battaglia è la battaglia per tutte le donne vittime di abusi e discriminazioni,” dice Anna Capponi all’uscita dall’aula B della corte d’appello dell’aquila.
Il servizio del Tg8