Ma quale fuga degli uffici dal centro storico, e non è giusto nemmeno dire che si tratti di una “sede unica”. Piuttosto quella che nascerà nell’ex autoparco cittadino da un concorso internazionale di progettazione e finanziata con 35 milioni di euro dallo Stato, sarà una “nuova sede dei servizi”.
Dedicata non agli uffici istituzionali, che resteranno grossomodo dove sono, bensì a quelli destinati ai servizi al cittadino, dove servono parcheggi, spazi ampi e soprattutto sicuri da un punto di vista sismico.
Al dibattito che si è acceso intorno alla sede cosiddetta “unica” del Comune dell’Aquila, da poco approvata dalla giunta comunale e che sta attirando un vento di critiche e di opposizioni da parte di esponenti politici e di organizzazioni di categoria, risponde a muso duro l’assessore alla Ricostruzione Pietro Di Stefano, che difende a spada tratta il progetto di realizzare una grande sede del Comune a ridosso delle mura cittadine, all’ingresso ovest della città. Una zona tutta da riqualificare, dove passerà anche la metropolitana di superficie.
Il Servizio del Tg8: