Arriva anche in Abruzzo, con la partnership della fondazione Magna Carta, il progetto “Save the Apps”, promosso dalle fondazioni Aristide Merloni e Vodafone Italia per rilanciare a livello turistico e produttivo l’Appennino, in particolare le aree colpite dai recenti terremoti.
Tutti i prodotti d’eccellenza dell’Appennino centrale: dai salumi ai formaggi, dagli oli alle marmellate, fino ai vini. E poi 13 percorsi dello spirito abruzzesi da Villavallelonga a Pescasseroli a Pietrasecca, da Sante Marie a Tagliacozzo a Magliano dei Marsi. Sono queste le meraviglie che sarà possibile esplorare grazie al progetto “Save the apps” promosso dalle fondazioni Aristide Merloni e Vodafone Italia. Il progetto sbarca ora anche in Abruzzo, con la partnership della fondazione Magna Carta. Lo scopo è rilanciare a livello turistico e produttivo l’Appennino, in particolare le aree colpite dai recenti terremoti.
L’iniziativa – con un filone dedicato alla promozione dei produttori locali, l’altro ai “cammini dello spirito” da percorrere a piedi o in bicicletta – è stata presentata questa mattina a Palazzo Fibbioni, nel corso dell’appuntamento “L’Appennino eccellente – Le nuove tecnologie al servizio del turismo e dell’economia locale abruzzese”. Il progetto “Save the Apps”, si articola in diversi ambiti: commercio, turismo e agricoltura.
Il ricorso al digitale consentirà la creazione, lo sviluppo, il mantenimento delle relazioni one-to-one tra i territori che rischiano l’isolamento. Le app, spiega Gian Mario Spacca, ex presidente dela Regione Marche e attualmente presidente della Fondzione Merloni, sono l’esito di un lungo processo di ascolto attivo che è partito dal “basso”, dall’interno del tessuto territoriale.
La fondazione Merloni ha affidato al Censis, sotto la guida del professore Giuseppe De Rita, un’analisi sociologica all’interno dell’area dell’Appennino centro-orientale, a cavallo delle Regioni di Umbria, Marche, Lazio e Abruzzo, al cui centro c’è l’area del cratere del terremoto con i suoi 140 Comuni colpiti.