Un’opera dannosa, pericolosa, deturpante per l’ambiente. Il metanodotto Tap della Snam non piace nemmeno all’Aquila. A sollevare dubbi sull’opportunità di far passare anche nella dorsale appenninica del cratere sismico aquilano il metanodotto sono ora gli usi civici di Paganica e San Gregorio.
Gli usi civici di Paganica e San Gregorio si uniscono alla “Rete Adriatica No Snam” e al collettivo “AltreMenti” di Sulmona che da anni contestano il progetto. Il quale prevede il passaggio del gasdotto (che parte da Brindisi) anche a Sulmona, Popoli, Capestrano, Navelli, Poggio Picenze, sino ad arrivare alle frazioni aquilane, fra cui Paganica, Tempera, Arischia e poi i Comuni di Pizzoli, Montereale, Amatrice per arrivare a Foligno: insomma proprio io territori più altamente sismici dell’Appennino. Una condotta dal diametro di 120 centimetri e 40 metri di servitù a pochi metri di profondità “proprio sulle faglie – sostengono i contestatori – che hanno generato i terremoti più forti degli ultimi otto anni”.
Per organizzare la protesta, domani alle 16 si terrà un’assemblea pubblica aperta sulle ragioni del No, nel Centro Civico di Paganica.