Manca poco all’avvio effettivo delle linee di produzione per il trattamento dei rifiuti elettronici dell’Accord Phoenix, l’azienda voluta dall’imprenditore inglese Ravi Shankar.
Ora la fabbrica che tratta e recupera i rifiuti elettronici (dalle stampanti agli schermi televisivi e dei computer e molto altro, da cui si ottengono, come materia prima seconda, rame, ferro, vetro e plastica) si prepara a fare entrare a regime entrambe le linee produttive. Per ora si lavora su un solo turno, ma l’obiettivo è – entro non molto tempo – rendere effettivi i due turni, con l’occupazione piena degli operai: oltre cento occupati la maggior parte dei quali provenienti dall’ex polo elettronico dell’Aquila ormai sparito sotto i colpi della crisi economica.
A pesare, tuttavia, sui costi dell’azienda, è il rincaro dei pedaggi autostradali, come spiega il presidente dell’Accord Phoenix Giuseppe Carrella.