Sembrava di maggiore entità, in un primo momento, lo smottamento sul Gran Sasso: il sisma muove anche il Corno Piccolo, ma la frana riguarda una minima parte e non l’intera parete.
A dare la buona notizia in un post è stato il gestore del Rifugio Franchetti, situato a 2433 metri proprio nei pressi dell’area franata, sul Gran Sasso d’Italia.
“Qui al Franchetti va tutto bene, vorrei che rientrasse l’allarme che ha suscitato il mio post di questa notte, quindi vi prego di stare tranquilli. Purtroppo il dramma c’è, ma è di Amatrice e degli altri paesi davvero colpiti che dobbiamo preoccuparci. Il Corno Piccolo è ancora in piedi. Proprio ora siamo tornati da una ispezione sul sentiero: non si è visto granché perché c’è nebbia molto fitta, ma la frana caduta dal Corno Piccolo non è enorme e non ha praticamente interessato il sentiero. In ogni caso – conclude il responsabile del Club Alpino Italiano che gestisce il rifugio – vi chiediamo di non salire al Franchetti almeno finché non si aprirà la nebbia e potremo verificare cosa è successo e se vi sia ancora pericolo”.
La situazione era sembrata più preoccupante alle 3.36 della scorsa notte, quando era stato avvertito un forte rumore di crollo. Questo il primo post pubblicato da Luca del rifugio Franchetti:
“Ore 3.30: anche noi qui al rifugio siamo stati svegliati da una forte scossa di terremoto, nella nebbia si è sentito un forte rumore di crollo dalla parete est del Corno Piccolo: al momento non si vede di quale entità, ma l’impressione è che sia venuto giù un bel pezzetto di montagna. L’incubo è tornato”.