Pescara, il forte vento ha buttato giù un pioppo come fosse un fuscello. E’ accaduto nell’area ex Monopolio di Stato, in via Rigopiano, dove sarebbero tre gli alberi da abbattere.
Non c’è pace per gli alberi di Pescara: già chiamati in ballo dalle azioni degli uomini, prima i tagli decisi dal Comune e contestati dagli ambientalisti, poi – giusto ieri – l’inizio della ripiantumazione riparatoria, ora devono vedersela anche con le bizze climatiche. Nel primo pomeriggio di ieri, erano circa le 15.30, un grande pioppo a dimora nell’area verde dell’ex Monopolio di Stato, tra via Rigopiano e via Passo Lanciano, è venuto giù a causa delle forti raffiche di vento di ieri. Il crollo ha rischiato di travolgere un uomo residente nella zona che stava portando a spasso i suoi due cagnolini. A quanto sembra nessuno aveva sospettato che l’albero, posto in un’area da poco ripulita dall’amministrazione comunale, potesse essere in così precario equilibrio da finire sradicato in un baleno. Sul posto è intervenuta una squadra dei Vigili del fuoco, chiamata dai cittadini. L’albero è stato fatto a pezzi per essere rimosso con facilità. Curiosa la dichiarazione resa al quotidiano Il Centro dall’agronomo Massimo Rabottini, il quale ha spiegato che quando un albero viene attaccato alle radici, per esempio da un fungo, l’attacco non si vede e l’albero sembra in perfetta salute. Tuttavia, con strumenti adeguati, è possibile accorgersi di eventuali gravi malattie. Strumenti che evidentemente non erano ancora stati utilizzati per il pioppo di via Rigopiano e che ora saranno messi in campo per monitorare gli altri alberi della zona, tre dei quali sarebbero già candidati all’abbattimento. E si ricomincia.