Pescara, sforbiciata ai platani di via Vespucci, lo ha annunciato l’assessore al Verde del Comune, Laura di Pietro. La potatura, attesa da anni, dovrebbe iniziare lunedì, tempo permettendo.
“Dalla settimana prossima, dopo quattro anni di attesa, i cittadini di via Vespucci potranno finalmente ‘tornare a vedere la luce’. Salvo inconvenienti tecnici o legati al cattivo tempo, infatti, lunedì una delle due squadre del verde del Comune di Pescara avvierà i lavori di potatura dei grandi platani che costeggiano ambo i lati della lunga e centralissima via Vespucci, dalla quale arrivano quotidianamente al Comune segnalazioni e richieste di intervento”.
L’assessore Di Pietro spiega che per l’intervento occorreranno diverse settimane di lavoro, visto il gran numero di alberi sulla via ma che la potatura consentirà ai residenti di vivere una primavera in totale sicurezza.
“I platani sono spesso attaccati dalle tingidi, insetti urticanti e infestanti, creando non pochi disagi ai cittadini che abitano nei viali alberati. A tal proposito, contestualmente, a partire da metà marzo, periodo di ripresa vegetativa, interverremo su tutti i platani della città con interventi di endoterapia, al fine di tutelare la salute pubblica dei cittadini. I segnali stradali, per invitare i residenti a non parcheggiare le auto lungo i due lati dell’arteria, sono stati già posizionati, così come a piazza Duca degli Abruzzi, dove, sempre da lunedì, la seconda squadra del servizio comunale provvederà alla potatura dei tigli e delle altre specie arboree presenti sulla piazza. Da cronoprogramma, salvo intoppi, entro mercoledì prossimo i lavori a piazza Duca dovrebbero concludersi e, a quel punto, gli operatori del verde si recheranno in via Lazio, dove da tempo, ormai, la folta chioma dei tigli invade i balconi degli appartamenti e delle abitazioni. Una volta concluse queste operazioni – conclude l’assessore – ci concentreremo sulle ulteriori emergenze segnalate e valutate dagli agronomi del Comune, tra cui un tratto di viale Bovio e via Milite Ignoto, che speriamo di riuscire a fare prima del fermo delle operazioni di potatura delle caducifoglie a metà marzo, ovvero periodo iniziale di ripresa vegetativa durante la quale non è più possibile ‘toccare’ le piante, dato che il rischio sarebbe quello di danneggiarle in maniera irreversibile”.