Il capogruppo regionale di Forza Italia, Lorenzo Sospiri, parlando della frana a Villa Celiera, chiede di rivedere il Masterplan Abruzzo distribuendo i finanziamenti in tre anni e non nei dieci previsti.
Sospiri, in un lungo comunicato stampa, critica quelle che definisce “passerelle della politica nazionale” e aggiunge:
“La frana, solo l’ultima in ordine di tempo, in corso a Villa Celiera, è la dimostrazione pratica che l’Abruzzo non ha bisogno delle visite di questo o quel premier, l’Abruzzo ha bisogno di disponibilità economiche immediate per affrontare le emergenze e di misure strutturali per la programmazione. E i fondi ci sono: sono quelli contenuti nel Masterplan che va interamente e immediatamente rivisitato prevedendo la distribuzione dei finanziamenti in 3 anni e non nei 10 previsti. L’assessore Mazzocca ha visitato i luoghi del disastro, noi saremo ogni settimana a Villa Celiera che diventerà il simbolo della nostra battaglia per l’Abruzzo. Grazie al sindaco di Villa Celiera stiamo monitorando la situazione che si fa di ora in ora più drammatica e che richiede tempestività e capacità d’azione. La beffa è che la frana si sia verificata a poche ore dalla visita del premier Gentiloni a Teramo, una visita in realtà inutile visto che non è servita per modificare la programmazione dell’agenda del governo regionale né nazionale a fronte delle emergenze di quella parte di territorio, e la situazione di Villa Celiera, con tre abitazioni evacuate, cittadini senzatetto, una frazione isolata, e l’acqua che continua a scavare e a trascinare strade e detriti, è un messaggio chiaro per la politica: basta visite demagogiche, basta passerelle politiche, basta chiacchiere, l’Abruzzo ha bisogno di fatti. Sappiamo quali sono le emergenze a breve, medio e lungo termine, ora servono interventi e atti tipici: va rivisto il Decreto legge del Governo che ha limitato alle sole zone del cratere sismico le agevolazioni fiscali e gli aiuti strutturali, quel Decreto va riscritto e deve ricomprendere tutto l’Abruzzo. Vanno riprogrammati gli aiuti compresi nel Masterplan che non possono essere erogati in dieci anni, ma vanno compressi in tre annualità e la giunta regionale deve riscrivere la sua agenda delle priorità lasciando perdere le ‘grandi opere inutili’, e puntando sull’abbattimento del dissesto idrogeologico, alluvionale e valanghifero, sulla messa in sicurezza sismica di tutto il patrimonio pubblico, a iniziare dalle strutture sanitarie e dalle scuole, sulla manutenzione straordinaria delle infrastrutture urbane come le strade dissestate dal maltempo. E ancora: la Regione deve riprogrammare il proprio Piano sanitario revocando il declassamento degli ospedali di Penne e Popoli, fissando il posticipo delle scadenze fiscali, contributive e bancarie in tutte le aree così pesantemente colpite dai fenomeni di maltempo. I sindaci delle aree interne si sono già fatti promotori di una richiesta di tali misure, richiesta alla quale non hanno avuto risposta, ma oggi, dopo quanto sta accadendo in queste ore a Villa Celiera è ulteriormente emersa l’emergenza del momento e la necessità di un intervento urgente. Per questa ragione da questo momento ingaggeremo una vera battaglia fino a quando la Regione Abruzzo e il Governatore D’Alfonso non ci porteranno atti concreti in favore dei nostri territori. Saremo continuamente a Villa Celiera, fino a quando non arriveranno i fondi necessari, perché i cittadini hanno il diritto di restare nelle loro case e di pretendere protezione e sostegno dalle Istituzioni. Saremo sul posto ogni settimana, accanto al sindaco, sino a quando non vedremo liquidità utili per l’emergenza e programmazione per il domani”.