Gli assessori della Lega non parteciperanno alle riunioni della Giunta Abruzzo in attesa dell’apertura di un tavolo di verifica sul programma.
Ad annunciarlo sono stati i vertici del partito abruzzese, i deputati Giuseppe Bellachioma (segretario regionale) e Luigi D’Eramo, i quali però hanno aggiunto che la decisione non rappresenta una crisi politica dell’esecutivo:
”Non si tratta dell’apertura di una crisi – ha detto Bellachioma – ma la Lega non va più in Giunta. Contestiamo al presidente Marsilio il fatto che si è instaurato un metodo che troppo spesso non rappresenta la linea iniziale. Evidenzio delle criticità e chiediamo che da domani si cambi, perché non è un metodo democratico. Non abbiamo potuto dare il nostro contributo sui nostri temi, autonomia, sicurezza, investimenti. Non si stanno rispettando le volontà degli elettori, quelle che hanno permesso alla Lega di vincere”.
Luigi D’Eramo, a proposito delle nomine alla Asl fatte dal presidente Marsilio e ritenute all’origine delle tensioni, ha aggiunto:
”Noi le abbiamo apprese dalla stampa. A noi non ci interessano i posti, ma ci saremmo aspettati che in precedenza venissero assegnati gli obiettivi alle Asl e poi che i dg della Asl fossero scelti per attuare quegli obbiettivi”.
Quanto alla richiesta di verifica:
“Bisogna capire che la maggioranza non è più quella del vecchio Pdl, quella è passata: oggi c’è una maggioranza a trazione Lega e se qualcuno lo ha dimenticato, è bene ricordarglielo. Noi dobbiamo portare la rivoluzione del buonsenso, spezzare con una violenza politica importante rispetto al passato. Stiamo capendo che rispetto agli impegni presi in campagna elettorale certe cose stanno venendo meno, la prima forza politica della regione deve rimettere al centro del dibattito un nuovo metodo collaborativo. A Marsilio ricordiamo la scissione tra moltiplicare i consensi e il Governo della regione”.
Successivamente D’Eramo ha chiarito che con ‘violenza politica’ intendeva ”in modo forse improprio, calcare l’importanza di un principio: cioè che da anni in questa regione ci sono zone d’ombra, quel trasversalismo non sano centrodestra-centrosinistra, che spesso hanno segnato pagine non belle della politica. Oggi non ci possiamo permettere di replicare quelle zone d’ombra”.
MARSILIO: VERIFICA LUNEDI’ MATTINA, L’ABRUZZO NON PUO’ FERMARSI.
“Lunedì mattina alle ore 10 ho convocato a L’Aquila una riunione con gli assessori, i consiglieri della maggioranza e i dirigenti dei partiti che formano la coalizione, per dare avvio alla verifica sull’attuazione del programma a gran voce richiesto dalla Lega”. Lo dice il presidente della Regione Marco Marsilio, che sottolinea: “L’Abruzzo non può restare fermo un solo minuto. La riunione sarà l’occasione per dare modo al Presidente e a tutta la Giunta di relazionare sullo stato di attuazione del programma e di capire insieme se e quali argomenti siano stati trascurati o diversamente interpretati nell’azione di governo. La Giunta, già convocata nella stessa mattinata, è stata posticipata al pomeriggio, al termine della riunione”.
SIGISMONDI (Fd’I) DICE SI A VERIFICA REGIONALE, MA SI FACCIA IN FRETTA, L’ABRUZZO NON PUO’ ASPETTARE!
“L’amministrazione comunale di L’Aquila, prima, e la Regione appena dopo, due enti guidati da uomini di Fratelli d’Italia in un clima di sostanziale armonia con la coalizione di centrodestra, sono stati fatti oggetto di critiche per certi versi pretestuose nel merito di alcuni argomenti, da parte dei vertici regionali della Lega, il tutto nell’arco di poche ore”.
È Etelwardo Sigismondi, segretario regionale di Fratelli d’Italia, a rispondere alla Lega, aprendo al confronto e alla verifica regionale, ma senza rinunciare a fare alcune puntualizzazioni.
“In questi primi sei mesi di governo il presidente Marsilio, onorando il mandato elettorale, si è adoperato in tutte le sedi istituzionali senza risparmiarsi per creare le condizioni di rilancio della Regione, malgrado le gravi difficoltà ereditate dal malgoverno del centrosinistra. Siamo stupiti, oltre che amareggiati, per critiche ingenerose che cercano di sminuirne il ruolo e le prerogative, nonché l’enorme lavoro svolto, peraltro portato avanti con determinazione dall’intera coalizione (compresi gli uomini e le donne della Lega) che in Giunta regionale, Consiglio e Commissioni consiliari si sono impegnati con grande spirito di collaborazione e piena sintonia, segnando sin da subito una netta inversione di tendenza. In riferimento alla richiesta di maggiore confronto, si ricorda che tale esigenza è già stata manifestata in più occasioni dal presidente Marsilio per affrontare sia le questioni locali che quelle nazionali, al fine di ottenere risultati importanti per la nostra regione. Ben venga, pertanto, una verifica tra le forze di maggioranza sulle attività di Giunta. Sarà anche l’occasione per evidenziare i tanti obiettivi raggiunti, di cui qualcuno pare non abbia colto la valenza. Fratelli d’Italia è pronta a parteciparvi, purché tutto avvenga in tempi rapidissimi. Gli abruzzesi hanno bisogno di risposte immediate e non possiamo permetterci il lusso di rallentare l’azione amministrativa del governo regionale”.
DALLE OPPOSIZIONI: LEGNINI, MAGGIORANZA GIA’ FINITA
“La crisi della maggioranza è grave e conclamata” così il consigliere di minoranza Giovanni Legnini interviene dopo la presa di posizione della Lega sulla Giunta Marsilio. “Dopo solo sei mesi dalle elezioni regionali e cinque dall’insediamento, la Giunta Marsilio – sostiene – non soltanto non ha adottato alcun provvedimento utile per gli abruzzesi, ma mostra già di essere allo sbando, senza guida, assente ed inefficace sui grandi temi e sulle urgenze dell’economia e della comunità regionale. La levata di scudi della Lega, oltre a ricordare al Presidente Marsilio e alla maggioranza chi ‘comanda’ in Regione, certifica l’inconsistenza e l’inconcludenza della compagine di Governo, sottolineando sempre di più la lontananza del Presidente Marsilio dai problemi degli abruzzesi e persino dai suoi alleati”. “L’unica preoccupazione emersa finora – prosegue Legnini – sembra essere quella di fare incetta di poltrone, con spartizioni vergognose e senza precedenti, annotate su pizzini, trattative paralizzanti e violazione delle procedure. Nel frattempo le urgenze della nostra regione attendono invano risposte che non arrivano: la ricostruzione post sisma continua ad essere bloccata, sul lavoro e sulle crisi aziendali c’è latitanza, nessun cantiere infrastrutturale è partito benché le risorse siano disponibili e consistenti, l’aumento insopportabile delle tariffe autostradali non trova copertura finanziaria, il piano di riordino della rete ospedaliera è in alto mare e la minaccia dell’autonomia differenziata rischia di impoverire ancora di più la nostra regione”. “Li incalzeremo su tutto per evitare il caos, come abbiamo già fatto in questi mesi sui dossier più importanti conclude Legnini – sulle poche e pasticciate leggi regionali e sulle grandi emergenze della nostra regione che per il centrodestra sono state solo oggetto di propaganda elettorale prima del voto”
MARCOZZI (M5S), MARSILIO SE NE TORNI A ROMA
“Ciò che abbiamo ripetuto nel corso della campagna elettorale si è rivelato essere realtà dopo nemmeno 6 mesi di governo regionale. Le ammucchiate di liste, le maxi coalizioni per rastrellare voti casa per casa, sono quanto di più deleterio ci sia per il governo di una Regione. L’Abruzzo non ha bisogno del teatrino a cui abbiamo assistito oggi con la conferenza stampa della Lega, che fa emergere uno strappo palese all’interno della maggioranza. Ha bisogno di soluzioni, di un riordino della rete sanitaria serio, di un piano per gli investimenti per il rilancio dell’economia, di provvedimenti che aiutino concretamente le aree interne abbandonate da decenni”. Ad affermarlo è il Capogruppo M5S in Regione Abruzzo Sara Marcozzi. ”Il fatto che il primo azionista della maggioranza non partecipi alle sedute della Giunta è una decisione di una gravità assoluta che immobilizzerà il lavoro di un centro destra che già adesso va a rilento. Hanno vinto la campagna elettorale sbandierando il tema del cambiamento e poi i cittadini si trovano a dover subire giochetti ben peggiori di quelli a cui abbiamo assistito con il centro sinistra. Se Marsilio non è in grado di tenere insieme la sua maggioranza e di governare, lo dica e se ne torni a Roma il prima possibile. Abbiamo urgente necessità di vedere un Governo regionale che lavori con una visione, gettando le basi per la crescita dell’Abruzzo nei prossimi 20 o 30 anni. I litigi di coalizione, che spuntano causalmente dopo determinate nomine, hanno il sapore di quella vecchia politica che va allo scontro per avere un contentino da questo o quel partito. E gli abruzzesi non si meritano questo”.