Arresto non convalidato per l’uomo di Pettorano che, alla guida del suo Suv, sabato scorso ha travolto e ucciso padre e figlio.
L’arresto di Stefano Casasanta, il 47enne di Pettorano che guidava l’auto, non è stato convalidato poiché è trascorsa la flagranza della contestazione del reato, notificato dalla polizia stradale il giorno seguente. Le due vittime, padre e figlio, furono Francesco e Antonio Sciullo, di Pescocostanzo. Il gip del Tribunale di Sulmona, che ieri ha interrogato Casasanta, non ha convalidato l’arresto. All’uomo viene contestato l’omicidio stradale per aver causato un incidente mortale plurimo mentre guidava con un tasso alcolemico di 2,8 mg/l. Il gip ha disposto per l’indagato la misura cautelare degli arresti domiciliari, motivando la decisione con il fatto che il 47enne potrebbe di nuovo mettersi alla guida di un veicolo a motore in stato di ebbrezza. L’uomo è attualmente ricoverato nel reparto di ortopedia dell’ospedale di Sulmona, in attesa dell’intervento chirurgico per le fratture riportate al femore, al bacino e a un braccio. Casasanta si è difeso sostenendo di aver perso il controllo dell’auto a causa di un animale che gli avrebbe tagliato la strada, pur consapevole di essersi messo al volante dopo aver bevuto con gli amici del bar: “Ma l’ho fatto per tornare a casa”, ha dichiarato.