Sono pronti alla battaglia del voto e disposti a fare fronte comune contro la destra: per gli esponenti del Pd Abruzzo anche la giunta Marsilio è ferma, il modello Salvini qui è già fallito.

Oggi a Pescara, nell’incontro convocato sul tema dell’autonomia differenziata, i rappresentanti del Partito democratico hanno colto l’occasione per commentare la crisi di governo, sia nazionale che regionale.

“Salvini è venuto a convincere il Sud a suicidarsi. – ha detto Michele Fina, segretario regionale del Partito democratico -. La secessione del ministro dell’Interno, mascherata da autonomia differenziata, è più furba di quella di Bossi e di Miglio, è tutta pratica ed economica. Noi non abbiamo paura di combattere questo disegno e di raccontare la regione che vogliamo”.

Quanto alla situazione politica, il capogruppo del Pd alla Regione, Silvio Paolucci, nel sottolineare i punti di contatto e di distanza tra la crisi del Governo nazionale e le tensioni regionali, ha detto:

“Noi siamo pronti al voto, non vogliamo aggiungere al danno del Paese la beffa di un governo regionale che non fa niente. La giunta regionale era lenta, ora è ferma. Il 6 marzo è nato l’esecutivo Marsilio, il 6 agosto si è stoppato. Da cinque mesi l’unico vero interesse di questa giunta sono state le nomine, non c’è un solo atto che si ricordi. L’alleanza Lega – Fratelli d’Italia che Salvini vuole mettere in campo in Parlamento, in Abruzzo già c’è: è il nulla che sta attualmente governando. Qui il modello Salvini è già fallito”.

Infine Tommaso di Febo, di Articolo Uno, ha sottolineato la necessità di ricostruire il centrosinistra italiano.

“Contro la destra occorre fare fronte comune. Non è più il tempo di mettere i puntini sulle i, e lo dico anche per i miei compagni, questo è un momento diverso, dobbiamo essere uniti”.

Al tavolo, convocato nella sala consiliare del Comune di Pescara, erano presenti anche l’onorevole Camillo D’Alessandro e la consigliera Stefania Catalano.

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