Torino di Sangro: evento della Fondazione Aria

Ha debuttato a Torino di Sangro il cartellone culturale 2017 della Fondazione Aria. L’incontro, dal titolo “Identità storica e identità naturale per lo sviluppo economico e culturale della regione Abruzzo” si è tenuto a Villa Estea.

L’occasione ha offerto interessanti spunti di riflessione sul ruolo sociale dell’impresa come strumento di evoluzione economica e culturale del territorio abruzzese e della sua comunità. La Fondazione Aria, nata nel 2011 dalla sinergia tra manager, docenti, professionisti, artisti, intellettuali ed associazioni, promuove vari progetti culturali in tutta la regione. Tra quelli riconfermati per l’anno 2017 c’è anche “Stills of Peace”, evento legato all’arte, mentre tra le novità figurano i progetti “100 Miglia in bike”, “Paesaggi abruzzesi in musica” e “I Maestri D’Abruzzo”.

“L’Arte è un bene comune – ha detto nei saluti inaugurali il presidente della Fondazione Aria, Alessandro Di Loreto – e i soci della Fondazione credono fermamente nell’importanza di investire le loro risorse in questo campo”.

L’incontro di Torino di Sangro è proseguito con l’intervento di Costantino Felice, storico e professore di Storia economica all’Università d’Annunzio di Chieti-Pescara, che ha evidenziato quanto l’Abruzzo sia una regione dalla straordinaria proiezione mitopoietica nell’arte e nella immaginazione e quanto sia difficile trovarne un’altra, almeno in Italia, così ricca di miti e stereotipi, specie sul versante letterario e antropologico. Aurelio Manzi, naturalista esperto delle peculiarità paesaggistiche e naturali della regione, si è soffermato sulle caratteristiche paesaggistiche della nostra regione, evidenziando il ruolo delle montagne nel determinare il paesaggio, la straordinaria biodiversità e le ripercussioni sulla popolazione umana.

L’evento si è concluso con la performance musicale della soprano Linda Ferrari, accompagnata dal Maestro Antonio De Angelis. Il duo ha proposto un repertorio classico (Tosti) e contemporaneo, anche rivisitando brani noti del repertorio Jazz degli anni ’30 e ’40.

 

Marina Moretti: