Da Pescara le voci dei popoli del Mediterraneo a pronunciare una parola per tutte: fratellanza.
Lo sport diventa un mezzo attraverso il quale rilanciare un messaggio di pace e fraternità per quei popoli così diversi eppure uniti tra di loro da un unico mare: il Mediterraneo. Così i Giochi del Mediterraneo sulla Spiaggia di Pescara diventano una grande occasione per una casa comune, 24 nazioni e 1000 atleti, volti e colori diversi che si uniscono nella bandiera arcobaleno per superare la situazione drammatica dei migranti di questi ultimi tempi. Il Mare Nostrum che diventa spesso mare “monstrum”, con centinaia e centinaia di migranti che nel mare hanno trovato la loro tomba. A Montesilvano, nel Villaggio Mediterraneo, le varie delegazioni: da tutte un messaggio all’Europa e al mondo, affinché la problematica dei profughi e dei migranti diventi di respiro internazionale e non solo riferito ai singoli territori. Il direttore del Villaggio ha poi ribadito come la gente d’Abruzzo saprà anche stavolta, come era accaduto nel 2009, abbracciare tutti i partecipanti al di là dell’etnia e della religione. Inoltre, per l’Alzabandiera, è stata scelta la Marina italiana e la Guardia Costiera proprio per il loro supporto nell’aiutare i migranti in pasto al mare, soprattutto agli scafisti senza scropoli.
Il servizio del Tg8