Manca solo l’atto ufficiale del governo per sancire finalmente la proroga per i prossimi tre anni del contratto del dirigente dell’Ufficio speciale per la ricostruzione del cratere sismico, Paolo Esposito.
Dopo quasi due mesi di stop per la scadenza del contratto del manager che ha guidato sin dall’inizio la macchina organizzativa dell’ufficio che si occupa della ricostruzione privata, pubblica e scolastica di circa 200 Comuni fra quelli dentro e fuori cratere, adesso si può tornare alla normalità. In realtà il lavoro all’interno ell’uffico e degli Utr – ossia gli Uffici territoriali che accorpano i Comuni per la gestione del post-sisma – non si è mai fermato, ma la mancanza di un dirigente che firmasse i documenti per l’erogazione dei fondi ha inevitabilmente creato un’impasse che se si fosse protratta, avrebbe creato problemi seri alla ricostruzione dei centri storici.
Dunque si ricomincia. Contattato a telefono, Esposito spiega le priorità:
“Intanto lavorare sin da subito per individuare gli obiettivi dei prossimi tre anni. Il primo dei quali, è l’aumento del livello di messa a contributo dei progetti. Nel 2015, infatti, sono stati ammessi progetti per la ricostruzione privata per un importo totale di 300mila euro (risorse che ora verranno via via erogate), ma si può tranquillamente arrivare a 400mila”.
Contestualmente, però, deve essere risolto anche il problema del personale che si assottiglia sempre di più. Sono molti infatti i tecnici che stanno vincendo altri concorsi nella Pubblica amministrazione e lasciano l’Abruzzo.
Anche uno dei coordinatori dei sindaci del cratere sismico, Francesco Di Paolo, ritiene fondamentale per non rallentare la ricostruzione, trovare al più presto una soluzione: nel giro di meno di un paio di anni, infatti, l’organico negli Utr è sceso da 72 a 54 persone.
Proprio Di Paolo sottolinea l’importanza di insistere, in questa sorta di seconda fase, sulla ricostruzione pubblica soprattutto per quanto riguarda il rifacimento di strade e piazze e anche per i sottoservizi, che devono andare di pari passo con la ricostruzione privata. Altra priorità evidenziata dal coordinatore del cratere, è quella di snellire il processo dell’esame dei progetti.