Un fitto calendario di eventi liturgici fino al 13 novembre 2016, apre il Giubileo “Misericordiae Vultus” all’Aquila, come indicato nella Bolla di Papa Francesco.
La città che celebra ogni anno dal 1300 il proprio giubileo, il primo della storia del Cristianesimo, aprirà le celebrazioni alle 17,30 dalla chiesa di Santa Maria di Farfa. Monsignor Giuseppe Petrocchi, arcivescovo metropolìta dell’Aquila, da questa piccola chiesa darà il via alla processione che giungerà davanti alla Porta Santa individuata dallo stesso Vescovo nel portone centrale della Basilica di San Bernardino da Siena.
San Bernardino e non la Basilica di Santa Maria di Collemaggio, perché è ancora inagibile. E’ qui, invece, che nel 1294, sei anni prima del Giubileo indetto da Papa Bonifacio VIII, è cominciata la Perdonanza celestiniana, il cui nome deriva dalla Bolla pontificia che papa Celestino V emanò nel 1294 e con cui concesse l’indulgenza plenaria a chiunque, confessato e comunicato, entri nella basilica di Collemaggio dai vespri del 28 agosto a quelli del 29.
Domani il vescovo Petrocchi, dopo l’apertura della Porta Santa, celebrerà la messa. Sarà una festa immensa. Attesi centinaia di sacerdoti, religiosi e fedeli di tutte le comunità parrocchiali dell’arcidiocesi. Accogliendo l’invito del Papa a tutta la Chiesa a riflettere e vivere le opere di misericordia corporali e spirituali, l’arcivescovo compirà due gesti: visiterà i malati e i carcerati.
Lunedì andrà infatti al carcere di “Costarelle”, a Preturo, dove insieme al cappellano don Renzo D’Ascenzo saluterà il direttore, gli agenti della polizia penitenziaria e visiterà i detenuti nelle loro celle.
Venerdì 18 invece, l’arcivescovo visiterà l’Ospedale “San Salvatore” dell’Aquila, accompagnato dal cappellano don Corrado Lancione. Quella dell’Aquila è soltanto una delle 23 Porte Sante che domani apriranno per il Giubileo della Misericordia in tutto Abruzzo.