Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto Ministeriale che ne sancisce l’istituzione, il Gran Sasso Science Institute diventa a tutti gli effetti una scuola superiore universitaria. Il Gssi entra a far parte dei prestigiosi atenei d’eccellenza dedicati all’alta formazione e alla ricerca, come la Scuola Normale e la Scuola Sant’Anna di Pisa, l’Imt di Lucca, la Sissa di Trieste e lo Iuss di Pavia.
Nei suoi primi tre anni l’Istituto ha ricevuto circa 2000 domande da tutto il mondo per accedere ai quattro corsi di dottorato – fisica, matematica, informatica e studi urbani. Oggi il Gssi, con 120 dottorandi dei quali la metà proviene dall’estero, è l’università più internazionalizzata d’Italia. Al termine dell’iter istitutivo durato quattro anni, la nuova università è stata salutata oggi dal ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Stefania Giannini, intervenuta a L’Aquila per partecipare all’incontro “Una città della conoscenza”. Nel pomeriggio di oggi è stato siglato l’atto di concessione dell’edificio ex-Gil da parte del Consiglio regionale a favore del Gran Sasso Science Institute. La sottoscrizione è avvenuta alla presenza del ministro Giannini. L’atto è stato siglato dal presidente del Consiglio regionale Giuseppe Di Pangrazio e dal direttore del Gssi, Eugenio Coccia. L’accordo stabilisce che , al termine dei lavori di ristrutturazione, il palazzo ex-Gil diverrà la sede istituzionale del Gssi. Di Pangrazio ha ringraziato il ministro Giannini per la sua presenza e ha sottolineato l’importanza dell’accordo:
“Mettere insieme le buone relazioni tra le istituzioni conviene a tutti – ha detto il presidente – conviene soprattutto per accrescere il sistema culturale regionale. Si tratta di un’ottima decisione presa dall’Ufficio di Presidenza che spero sia la prima di tante utili a dotare le menti abruzzesi, e non solo, di idonei luoghi per svolgere il proprio lavoro di studio e di ricerca”.
Il ministro Giannini ha risposto lodando il lavoro scientifico e di ricerca del Gssi:
“Una realtà nata solo nel 2012 grazie ad un’idea dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e diventata a pieno titolo un nuovo membro del club dell’eccellenza e della ricerca italiana. Un’esperienza nata grazie ad un lavoro di squadra, che il Governo ha fortemente voluto coinvolgendo la Regione Abruzzo, la Città dell’Aquila e la comunità scientifica. Il Gssi continua a crescere nel numero dei suoi giovani dottorandi provenienti da tutto il mondo che possono trovare in questo Istituto un luogo per crescere e maturare la loro scelta di vita. Il Governo ha fortemente creduto in questa scuola di dottorato, coerente con la volontà di scommettere sulla ricerca come tassello di una nuova identità produttiva del Paese. Il Gssi rappresenta un polo di eccellenza che innalza il livello di internazionalizzazione del sistema della ricerca nazionale e che ha già contribuito al progresso della scienza con scoperte sensazionali come quella delle onde gravitazionali. L’Abruzzo e L’Aquila devono essere orgogliosi di ospitare questa scuola”.
All’incontro erano presenti anche dell’Infn Fernando Ferroni, la rettrice dell’Università dell’Aquila Paola Inverardi, il presidente dell’Anvur Andrea Graziosi, il direttore del Gssi Eugenio Coccia e i giovani allievi e ricercatori dell’Istituto. Per il direttore del Gssi Eugenio Coccia “si tratta di un risultato significativo per L’Aquila e per il suo percorso di rilancio come città della conoscenza, progetto già forte della presenza sul territorio dell’Università dell’Aquila e dei Laboratori Nazionali del Gran Sasso dell’Infn”.
“Una giornata significativa – ha aggiunto Fernando Ferroni, presidente dell’Istituto nazinale di Fisica Nucleare – la prima di un Istituto ormai libero dalla tutela Infn. L’Infn con orgoglio rivendica il ruolo, che ha svolto duranti questi tre anni complessi ma esaltanti, nel far nascere e maturare questa realtà fortemente internazionalizzata e che comunque resterà scientificamente legata ai Laboratori Infn del Gran Sasso”.
L’attività del Gssi è stata al vaglio dell’Anvur – l’Agenzia Nazionale per la Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca – sin dalla nascita. L’11 novembre 2015, terminato il primo triennio sperimentale, l’Anvur ne ha promosso l’operato. Successivamente, Governo e Miur hanno avviato la procedura di stabilizzazione conclusa oggi.