Il presidente del Consiglio dei ministri Giuseppe Conte visiterà presto anche L’Aquila. Una visita necessaria alla luce del simbolo che L’Aquila e il cratere sismico del 2009 rappresentano per l’Italia
Un intero territorio e un capoluogo di regione per la prima volta messi letteralmente in ginocchio da una scossa sismica devastante, di cui l’anno prossimo ricorrerà il decennale. Il sindaco Pierluigi Biondi ha invitato Conte in città, in una lettera in cui rimarca la volontà di farsi modello e scuola per tutto il Paese, ma anche le tante criticità che L’Aquila si trova a vivere ancora oggi. Il presidente Giuseppe Conte, oggi nelle zone colpite dal sisma del 2016, avrebbe voluto essere all’Aquila già oggi stesso, sottolinea Biondi, ma infine è prevalsa l’esigenza di dividere la visita in due tempi, per dedicare la necessaria attenzione a entrambi i territori, comunque così vicini per territorio e amicizia, come lo sono L’Aquila, Amatrice e Accumoli. A garantirlo al sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi è stata la commissaria straordinaria Paola De Micheli, che si è fatta mediatrice con il premier Conte. Nelle cui mani già dovrebbe essere arrivato un dossier messo a punto insieme ai parlamentari abruzzesi – sulle necessità dell’Aquila.
Uno degli obiettivi che l’amministrazione si pone in vista del decennale, e che verrà riproposto anche a Conte, è quello di dotare l’Italia di una legge univoca sul sisma. Una proposta di legge (sparita nel nulla) in realtà esiste già; promotore – fra gli altri – fu anche l’attuale vicepresidente del consiglio superiore della Magistratura l’abruzzese Giovanni Legnini, dal titolo “Misure urgenti per la legalità, la trasparenza e l’accelerazione dei processi di ricostruzione dei territori abruzzesi interessati dal sisma del 6 aprile 2009 e per il sostegno delle attività produttive e della ricerca”.
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