Presentato al Salone del Libro di Torino Il ragazzo di Capaci, dello scrittore pescarese Roberto Melchiorre, che ha dialogato con il figlio del caposcorta di Giovanni Falcone.
Il libro di Melchiorre, il cui titolo è Il ragazzo di Capaci, ha saputo raccontare la mafia a migliaia di giovani studenti italiani. In occasione dell’appuntamento letterario torinese, il volume è stato selezionato dagli organizzatori della Fiera tra quelli in grado di approfondire uno dei Goal dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite. Si tratta in particolare del punto numero 16, dedicato alla promozione di società pacifiche e inclusive ai fini dello sviluppo sostenibile, e che si propone inoltre di fornire l’accesso universale alla giustizia e costruire istituzioni responsabili ed efficaci a tutti i livelli. Alla presentazione è intervenuto anche Giovanni Montinari, figlio di Antonio, il caposcorta di Giovanni Falcone morto con le altre vittime nell’attentato del 1992.
“Il ragazzo di Capaci – si legge nella nota di presentazione – racconta la storia di Pietro, un ragazzo che dopo l’improvvisa e misteriosa scomparsa dei suoi genitori è costretto a vivere in un piccolo caseificio nei pressi di Capaci. Il pomeriggio del 23 maggio 1992 vede all’orizzonte la vampa causata dall’esplosione che uccide il giudice Falcone, sua moglie e la scorta. Vorrebbe sapere che cosa è accaduto, ma quando lo chiede allo zio Salvo – l’uomo che gli fa da padre e padrone da quando è solo – riceve solo imprecazioni e minacce. Le botte, però, non attenuano la sua voglia di conoscenza. Un desiderio che si fa necessità quando viene a sapere che anche il giudice Borsellino è stato barbaramente assassinato. Per fortuna incontra Rosa, una bellissima ragazza di cui si innamora, e un vecchio maestro elementare, uomo colto e affabulatore, creduto pazzo dalla gente del posto, che gli narra la storia dell’organizzazione criminale. Grazie a loro, trova la forza di fuggire dalla sua prigione e, dopo un colpo di scena e una fuga rocambolesca, Pietro riesce finalmente a dare risposte ai suoi interrogativi e a trovare il coraggio per un nuovo inizio fatto di verità, legalità e libertà”.