Il comune di San Vito Chietino propone alla Regione di approvare una legge che potrebbe costituire un ostacolo alla realizzazione della piattaforma Ombrina.
Il sindaco Rocco Catenaro, ha accolto il suggerimento dell’avvocato, Giustino Ciampoli di Milano, che sta assistendo il Comune di San Vito Chietino fin dall’avvio della vicenda di Ombrina Mare. In sostanza, il primo cittadino di San Vito Chietino, chiede alla Regione Abruzzo di approvare con urgenza una legge regionale che vieta le attività di prospezione, ricerca e coltivazione di idrocarburi liquidi e gassosi nel raggio di 12 miglia dal perimetro esterno delle riserve naturali protette. A differenza di quella già approvata alcuni giorni fa dal Consiglio Regionale, questa iniziativa non si configurerebbe in contrasto con la legislazione statale superando il vaglio di costituzionalità.
“Secondo la Corte Costituzionale – spiega l’avvocato Giustino Ciampoli in una nota che riportiamo integralmente – le Regioni nell’esercizio delle loro competenze, debbono rispettare la normativa statale di tutela dell’ambiente, ma possono stabilire per il raggiungimento dei fini propri delle loro competenze livelli di tutela più elevati. Essendo, quindi, state già istituite lungo la Costa dei Trabocchi una serie di riserve naturali con la richiamata legge regionale – fra cui anche la riserva di Grotta delle Farfalle nei Comuni di San Vito Chietino e Rocca San Giovanni (che dista soltanto 6 km dal pozzo estrattivo Ombrina Mare) – la Regione Abruzzo, sul presupposto della necessità ed urgenza di estendere la tutela già prevista per tali riserve naturali, ben potrebbe stabilire, restando all’interno dei propri limiti di competenza costituzionale, un divieto di coltivazione di idrocarburi nel raggio di 12 miglia dal perimetro esterno delle medesime aree già sottoposte al vincolo di tutela regionale.”
Il sindaco e il Comune di San Vito si augurano che il Presidente della Regione, Luciano D’Alfonso, possa valutare con la massima urgenza questa proposta che, ribadisce l’avvocato Ciampoli, “potrebbe costituire in solido ostacolo giuridico al rilascio da parte del Ministero dello Sviluppo economico del provvedimento finale di autorizzazione alla realizzazione di Ombrina Mare.”