II 25 gennaio, dalle ore 18.30 in Piazza Muzii, Pescara si terrà, in contemporanea con tantissime altre città italiane, la fiaccolata di Amnesty International per continuare a chiedere “Verità per Giulio Regeni”.
Il gruppo locale di attivisti di Pescara accoglierà i partecipanti in piazza dalle 18.30 in poi, consegnando le fiaccole e i cartelloni e leggendo il messaggio dei genitori di Giulio, la loro storia e gli sviluppi della campagna “Verità per Giulio Regeni”. Alle 19.41, ora della scomparsa, si accenderanno insieme le fiaccole e si raccoglieranno per un minuto di silenzio. “Il 25 gennaio 2016 il nome di Giulio Regeni si aggiungeva a quelli dei tanti egiziani e delle tante egiziane vittime di sparizione forzata. Pochi giorni dopo, il 3 febbraio, il nome del ricercatore italiano si aggiungeva al lungo elenco delle persone torturate a morte in Egitto. Sono trascorsi due anni da quel 25 gennaio e ancora le autorità egiziane si ostinano a non rivelare i nomi di chi ha ordinato, di chi ha eseguito, di chi ha coperto e ancora copre il sequestro, la tortura e l’omicidio di Giulio Regeni. Per questo motivo, giovedì 25 gennaio in decine di città italiane si accenderanno migliaia di candele alle 19.41, l’ora del 25 gennaio di due anni fa in cui Giulio venne visto per l’ultima volta.
“In questo secondo anniversario di lutto e di domande che la famiglia Regeni fa da 24 mesi senza ottenere risposte, è fondamentale non consegnare Giulio alla memoria, rinunciando a chiedere la verità” – ha dichiarato Antonio Marchesi, presidente di Amnesty International Italia.
“Noi proseguiamo a coltivare una speranza: che quell’insistere giorno dopo giorno a chiedere la verità, quelle iniziative che quotidianamente si svolgono in Italia e non solo producano il risultato che attendiamo: l’accertamento delle responsabilità per la sparizione, la tortura e l’uccisione di Giulio. Quella verità la deve fornire il governo egiziano e deve chiederla con forza quello italiano” – ha concluso Marchesi. L’elenco delle città e delle adesioni è disponibile al link https://www.amnesty.it/2annisenzagiulio/.
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E' ora che si lasci in pace il povero Regeni e invece che la giustizia quella vera faccia il suo corso! Purtroppo lavorare con onestà in simbiosi questa "gentaccia"arabo- islamica è difficile; quando poi il serpe ce l'hai nel seno come quella "specie" di docente araba in servizio in Inghilterra, allora l'agire diventa difficile e pericoloso! Povero Regeni e poveri, anche, i suoi genitori che si aspettano dai nostri politici di governo e giudici italiani, chiacchieroni ed inutili rivalutare la memoria, e i colpevoli dell'assassinio barbaro, ma invece vedono....il.buio più profondo!