A primavera partiranno i lavori di ristrutturazione e restauro del palazzo dell’ex Carispaq.
Un lavoro di ristrutturazione e restauro imponente e complesso da oltre 11 milioni di euro quello che restituirà alla città uno degli edifici più grandi e più belli (un aggregato di edifici, in realtà) e simbolo della socialità aquilana prima del terremoto.
Parliamo del palazzo in cui si trova una parte dei portici, lungo Corso Federico II, e che prima del tragico evento del 2009 ospitava anche la splendida sede principale, in un edificio vincolato, della Carispaq, oggi Banca popolare dell’Emilia romagna, che ci si augura torni nella sua sede storica. I lavori saranno affidati alla ditta di costruzioni teramana Cingoli, in associazione temporanea d’impresa con l’aquilana Vibrocementi, a loro il compito di riportare a nuova vita uno dei palazzi che segnerà la ripresa della vita diurna della città con negozi, uffici, ristoranti.
L’aggregato dell’ex Carispaq, come spiega l’assessore alla Ricostruzione Pietro Di Stefano, segna il passo della ricostruzione in centro storico, dove secondo l’assessore si procede speditamente. Secondo i dati dell’assessorato si può realisticamente sperare che entro la fine del 2017 i progetti del cosiddetto asse centrale saranno stati esaminati.