Ha respinto le accuse di violenza sessuale che gli vengono mosse nelle tre ore di interrogatorio alle quali si è sottoposto oggi durante l’udienza del processo in corso davanti al Tribunale di Cheti, l’ex allenatore di una squadra di baseball.
Il 52 enne di origini venezuelane, ex agente di commercio ed ex allenatore di una squadra di baseball, secondo l’accusa approfittando del suo ruolo di allenatore al quale i bambini erano affidati per la pratica sportiva, ha abusato di nove di loro, di età compresa fra 8 e 13 anni, in diverse circostanze e luoghi. Nei suoi confronti l’accusa è di violenza sessuale aggravata e continuata e anche oggi l’udienza, terminata a metà pomeriggio, si è svolta a porta chiuse.
”Io spero che voi abbiate pazienza che tutto questo finirà, e poi se avrò la forza, vi vorrò illustrare tutto quello che questa cosa ha prodotto”, ha detto l’uomo a fine udienza rispondendo alle domande dei giornalisti. “Io ho cercato di dimostrare la mia innocenza e spero che la verità venga fuori. Io respingo le accuse, sto vivendo questa situazione malissimo, non voglio dire altro cercate di capirmi. I genitori – ha detto ancora l’ex allenatore che si trova agli arresti domiciliari – hanno frainteso le dichiarazioni dei figli”.
“La maggior parte delle cose sono state contestate con una genericità tale che non si riesce a capire quando dove, e come – ha detto il difensore, l’avvocato Luigi Antonangeli – ovviamente per quello che è rimasto generico – ha aggiunto il legale – generiche dovevano essere anche la discolpe. Tutti i dati obiettivi, secondo la nostra prospettiva, che sono riportati nel capo di imputazione, sono sconfessati, quando non dalla matematica, dall’orologio, da fatti indubitabili se non dalla logica”.
L’udienza è stata aperta dall’esame del consulente della Procura, il professor Cristian D’Ovidio, il quale chiamato a pronunciarsi sulle lesioni riportate da una delle piccole vittime, ha motivato scientificamente che le lesioni rilevate in ospedale su uno dei bambini sono riconducibili a episodi di abusi sessuali, confermando così gli abusi di natura fisica sul bambino. Prossima udienza il 27 novembre.