Un referendum per “Liberare il lavoro”, per cancellare le norme che hanno diffuso una pericolosa precarizzazione, invece di combattere il lavoro nero.
E’ il fronte del referendum proposto dalla Cgil che si prepara a un’intensa campagna elettorale per raccogliere firme sui due quesiti referendari approvati dalla Corte costituzionale. Sabato 11 i cittadini saranno chiamati anche in Abruzzo a mettere la loro firma nelle piazze e nei luoghi di aggregazione in cui saranno allestiti dei banchetti ad hoc.
Al centro del referendum – c’è l’abrogazione dei voucher, i ticket per i mini-impieghi ideati con l’intento di fare emergere il lavoro nero e diventati, invece, uno strumento per sfruttare il lavoro precario, come denuncia da sempre la Cgil e per i quali l’Abruzzo è una delle regioni che ha abusato di più. A dirlo sono gli ultimi dati pubblicati dall’Inps. Anche sul fronte della responsabilità solidale negli appalti, che è stata limitata da alcune leggi dello Stato a partire dal 2003, la regione è piena di storie di lavoratori coinvolti nei processi di esternalizzazione delle attività con il ricorso sempre più massiccio al massimo ribasso nella risposta alle gare d’appalto, sia sul fronte dell’edilizia, sia su quello dei servizi, come spiega il segretario provinciale della Cgil dell’Aquila, Umberto Trasatti.