Nessuna bocciatura da parte del ministero dell’Ambiente al Piano del Parco del Gran Sasso, ma solo osservazioni tecniche alla procedura Vas, la Valutazione ambientale strategica, che non impediranno all’ente di riuscire a concludere il Piano entro il 30 novembre.
Sarà quello il giorno in cui il Parco nazionale del Gran Sasso, a distanza di 25 anni dalla sua istituzione, avrà finalmente il suo Piano, una sorta di piano regolatore che divide in zone il territorio protetto, stabilendo anche eventuali interventi di sviluppo.
Una conferenza stampa voluta dal vicepresidente della Regione Giovanni Lolli quella di stamattina, che ha tutta l’aria di essere una risposta al centro destra regionale che due giorni fa è tornato a sollevare dubbi sulla capacità della Regione, del Parco e anche del Comune dell’Aquila di concludere uno strumento fondamentale come il Piano del Parco, per fare uscire da un’impasse ventennale il territorio che ricade nei suoi confini. All’allarme lanciato dal centrodestra sulla possibilità che i finanziamenti pubblici destinati al Parco vadano dispersi, risponde direttamente Lolli.
Lolli ha voluto al suo fianco anche il sindaco dell’Aquila Massimo Cialente, quello di Pietracamela Michele Petraccia, il consigliere regionale Pierpaolo Pietrucci, il presidente del Parco Tommaso Navarra e la direttrice generale della Regione, Cristina Gerardis.