Presunte irregolarità di impianti fotovoltaici all’interno del parco pubblico di Pizzoferrato; sono stati tutti assolti oggi i sette imputati al processo per concorso in reato ambientale e urbanistico e falsità ideologica in merito all’inchiesta che il 18 settembre 2014 portò al sequestro della struttura.
Il giudice di Lanciano Andrea Belli ha assolto, perché il fatto non sussiste, l’ex sindaco Nicola Tarantini, e i legali rappresentanti e tecnici della società realizzatrice Agrienergia srl di Genzano di Lucania, Romolo Faustino Ferrazzi, Donato Nei, Michele Lo Buono, Rocco Iacovera, Francesco Piturro. Assoluzione per il solo falso, il fatto non costituisce reato, a favore dell’ingegnere Dante Bucci, dipendente dell’ufficio tecnico di Pizzoferrato. Il comune di Pizzoferrato e il ministero dell’Ambiente si erano costituiti parte civile con richiesta danni di un milione di euro ciascuno. Il giudice ha inoltre disposto il dissequestro dell’impianto energetico da 2 Megawtt realizzato all’interno dell’area sportiva – turistico – ricreativa attrezzata di Pizzoferrato che non poteva essere toccata per 10 anni. Opera costata 400 mila euro con finanziamenti della Regione Abruzzo, Comunità di Quadri e Comune nata per valorizzare il fiume Sangro. Secondo l’ accusa della procura di Lanciano l’impianto venne sdoppiato in 1 Mw ciascuno beneficiando della procedura abilitativa semplificata (Pas), aggirando le ferree norme legislative in materia urbanistica, ambientale e paesaggistica.