In cambio di seimila euro si è reso disponibile a veicolare all’esterno del carcere i “pizzini” del boss, detenuto con il 41 bis.
Un agente della Polizia Penitenziaria originario di Ottaviano, nel Napoletano, Luigi Cossentino, 45 anni, è stato arrestato dalla DIA con l’accusa di concorso in corruzione continuata e aggravata dalle finalità mafiose con il boss Antonio Lo Russo.
Secondo gli inquirenti, e anche secondo il gip di Napoli Emilia di Palma, che ha emesso il provvedimento cautelare l’agente della Polizia Penitenziaria, in servizio nel carcere di L’Aquila, ha consentito al boss di tenersi in contatto con i suoi affiliati consegnandone i messaggi.
Ha svolto, in sostanza, il ruolo di “ufficiale di collegamento” con il clan facendo pervenire comunicazioni contenenti disposizioni finalizzate alla gestione del clan. Non solo. Cossentino riceveva le risposte dagli affiliati che poi recapitava al boss Lo Russo, arrestato a Nizza nell’aprile del 2014 e diventato collaboratore di giustizia a novembre 2016.