Il romeno Alexandru Colteanu ha proposto ricorso in Appello contro la sentenza di condanna a 15 anni e quattro mesi di reclusione, la più alta, emessa dal gup di Lanciano l’8 ottobre scorso per la cruenta rapina ai danni dei coniugi Carlo Martelli e Niva Bazzan, a cui fu tagliato il padiglione auricolare sinistro.
Nel deposito di appello i difensori di Colteanu, gli avvocati Rocco Ciotti e Alessandra Acciaro, hanno sostenuto in primo luogo l’ abnormità della sentenza per violazione del diritto alla difesa, in quando il giudice, pur accogliendo la richiesta di concessione di un termine a difesa, nominata cinque giorni prima, ha comunque disposto l’inizio della discussione. Provvedimento definito dai legali “a dir poco bizzarro e contraddittorio al punto da integrare gli estremi dell’atto abnorme, perché da un lato il giudice ha ritenuto di dover riconoscere le esigenze previste e tutelate dal codice di procedura e dall’altro non ha inspiegabilmente concesso il termine minimo pur previsto dalla legge, dando addirittura la parola al pubblico ministero per la requisitoria”.
La stessa difesa ha inoltre proposto la rinnovazione dell’istruttoria nel giudizio d’appello per aver il gip immotivatamente respinto le richieste istruttorie formulate a seguito dell’esposizione di un alibi da parte dell’imputato che ha asserito, in sede di rito abbreviato, di aver pernottato all’albergo Alba di Lanciano la notte della rapina e di aver avuto contatti telefonici con varie persone, da riscontrare con il controllo delle celle telefoniche. Sei le condanne complessive per i componenti della banda romena. Il ricorso in Appello scade il 22 novembre e sono già pronti, ma non depositati, quelli degli altri cinque condannati in primo grado, con rito abbreviato.