La neoministra delle infrastrutture, Paola De Micheli, è pronta a incontrare i sindaci dei comuni dell’Abruzzo e del Molise attraversati dalle autostrade A24 e A25 e coinvolti dal salasso del caropedaggi che dal 30 novembre dovrebbe scattare arrivando a toccare punte del 19%.
Caropedaggi che è stato congelato, dopo un lungo tira e molla, frutto dell’intesa tra la concessionaria Strada dei Parchi e il ministero, all’epoca della titolarità di Danilo toninelli. Un passaggio, questo, non insignificante, dato che tra il comitato dei sindaci e l’ex ministro si era creato un muro invalicabile, con il ministro che ripetutamente si rifiutava di incontrare i sindaci o di rispondere alle loro comunicazioni.
Sul fronte sicurezza, invece, i sindaci continuano a chiedere un intervento risolutivo e definitivo: l’approvazione del Piano economico finanziario, A che ora si trova al vaglio dell’Unione europea, oltre al controllo dei pedaggi, infatti, prevede il maxi piano di messa in sicurezza sismica sull’attuale tracciato per un investimento complessivo di circa 3 miliardi di euro.
I sindaci hanno rotto ogni rapporto con l’ex ministro Danilo Toninelli, accusato di non averli ricevuti.
Il salasso è oramai insostenibile per le tasche dei cittadini – hanno scritto gli amministratori – e incompatibile con il fragile tessuto sociale e produttivo che caratterizza le zone interne e periferiche di questa parte dell’Italia centrale, già duramente colpita dai tragici eventi sismici e comunque, da sempre, in lotta contro lo spopolamento dei centri abitati, l’impoverimento dei redditi delle famiglie e l’arretramento della competitività delle imprese. Tanti sindaci e amministratori di Lazio e Abruzzo si sono uniti, promuovendo iniziative, protestando per esprimere tutto il disagio che gli aumenti riversano sulle migliaia di cittadini che essi rappresentano.
Nella missiva i sindaci ricordano tutte le tappe che dal 3 gennaio 2018 li hanno impegnati nella battaglia contro il caro pedaggi e per la sicurezza delle infrastrutture autostradali.
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