Il Museo Nazionale d’Abruzzo è tra i dieci musei autonomi introdotti dalla riorganizzazione del Mibact, approvata ieri sera dal Consiglio dei Ministri e presentata questa mattina alla stampa dal ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo, Dario Franceschini.
La nuova organizzazione del Ministero riconosce la rilevanza del Museo Nazionale d’Abruzzo che offre, attraverso la collezione archeologica e quella di dipinti, sculture e oreficerie che vanno dal Medioevo all’Età Moderna, una testimonianza vitale dell’identità e della storia della cultura della regione Abruzzo. Alcune delle opere custodite al Munda sono state recuperate tra le macerie del sisma che ha colpito l’Aquila nel 2009 e restituite alla collettività grazie a complessi interventi di restauro.
“Come è successo per le altre realtà che hanno visto rafforzata la loro autonomia sono sicuro che anche per il Munda – Museo Nazionale d’Abruzzo s’innescherà un percorso virtuoso che contribuirà alla crescita e allo sviluppo del territorio, facendone un importante attrattore culturale e turistico. La rinascita de L’Aquila passa anche dalla cultura”. Così il Ministro Franceschini, che aggiunge: “l’autonomia funziona, in questi anni ha portato sicuramente maggiori visitatori, ma è stata soprattutto un ottimo strumento per modernizzare i musei italiani e rafforzare la tutela e la produzione scientifica. I dati parlano chiaro: l’incrocio tra riforma e qualità dei direttori si è dimostrato un mix vincente per il sistema museale italiano”.
I nuovi musei autonomi sono stati scelti in base alla rilevanza dei luoghi e delle collezioni, alle potenzialità di sviluppo, alla distribuzione geografica, agli elementi storico artistici, alla sostenibilità economica, agli impatti sociali sulle comunità. Adesso, come per i primi musei e parchi archeologici oggetto della Riforma del 2014, la selezione del direttore avverrà con bando internazionale: l’avviso sarà pubblicato nei primi mesi del 2020 affinché possano concorrere i maggiori esperti di gestione museale.