No vaccino Covid, appello Ordine Medici a personale sanitario

A livello nazionale in queste ultime ore si è registrata la polemica sul personale sanitario che rifiuta il vaccino anti Covid. In Abruzzo, secondo quanto riferito dal Presidente dell’Ordine dei Medici della provincia di Chieti, Ezio Casale, si registra un’alta disponibilità degli Operatori Sanitari a sottoporsi alla vaccinazione.

A livello nazionale sono circa un centinaio i medici contrari alla vaccinazione. Gli Ordini Professionali dei Medici stanno valutando la possibilità di azioni disciplinari nei loro confronti. Il Governo in queste ore si interroga sulla possibilità di rendere la vaccinazione anti Covid obbligatoria per alcune categorie.

“Sarei abbastanza cauto rispetto all’ipotesi di obbligatorietà per il vaccino anti-Covid: ritengo che eticamente obbligare ad un trattamento sanitario debba rappresentare assolutamente un’eccezione”. Lo afferma all’ANSA il presidente del Comitato nazionale di bioetica (Cnb) Lorenzo D’Avack, sottolineando come, “in questa prima fase, è fondamentale incentivare la propaganda a favore delle vaccinazione. L’obbligo dovrebbe essere considerato come una extrema ratio”.

In Abruzzo, ha sottolineato il Presidente dell’Ordine dei Medici della provincia di Chieti, Ezio Casale, si è registrata un’alta percentuale di Operatori Sanitari disposti a sottoporsi alla vaccinazione anti Covid. Oltre il 70% dei medici si è già prenotato per essere vaccinato. Nei primi giorni di gennaio saranno effettuate le vaccinazioni. Per la popolazione si dovrà attendere la prossima primavera, presumibilmente i primi giorni del mese di aprile. Il vaccino, ha ricordato ancora il Presidente Casale sarà somministrato gratuitamente.

Sono 29.069, tra personale sanitario e ospiti delle strutture per anziani, le persone che in Abruzzo rientrano nelle categorie individuate come prioritariamente destinatarie del vaccino contro il Sars-CoV-2, nella prima fase della campagna vaccinale che, dopo il debutto simbolico di ieri, dovrebbe prendere ufficialmente il via il 4 gennaio 2021.

Le dosi – da protocollo è previsto l’invio di una quantità pari al 90% del totale dei destinatari – dovrebbero arrivare in Abruzzo già nelle prossime ore. Al momento sono poco più di 16 mila gli operatori sanitari abruzzesi che hanno manifestato la disponibilità a sottoporsi al primo scaglione di vaccinazioni. Un dato che sfiora l’80% della platea potenziale interessata, che ammonta a 20.306 unità. Gli operatori possono continuare ad iscriversi sull’apposita piattaforma telematica predisposta dal dipartimento regionale Sanità. Avranno la priorità coloro che si sono iscritti tra il 16 e il 18 dicembre.

Per quanto riguarda gli ospiti delle strutture per anziani, le iscrizioni sulla piattaforma si sono aperte il 19: al 24 dicembre si erano già registrati un migliaio di utenti, a fronte di una platea di 8.863 persone. A livello territoriale, delle 29.069 persone che rientrano nelle categorie individuate come prioritariamente destinatarie dell’offerta vaccinale, 10.744 fanno riferimento alla provincia di Chieti, 7.305 a quella di Pescara, 6.147 al Teramano e 4.873 all’Aquilano.

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