Piange Campo Imperatore, mentre tutti i comprensori sciistici d’Abruzzo registrano il pienone negli alberghi e nei ristoranti per tutto il periodo tra Natale e Capodanno e anche oltre.
In tutte le strutture sciistiche dell’Aquilano ci sono migliaia di persone che ogni giorno si riversano sulle piste da sci, dall’Aremogna a Campo felice, fino a Ovindoli e a Passo Lanciano, il Gran Sasso resta senza sciatori e senza turisti.
La stazione sciistica del Gran Sasso, quella che negli anni 70 e 80 fu il fiore all’occhiello dello sport invernale dell’Italia centrale, resta vuota per il secondo anno consecutivo. L’inverno scorso la mancanza della neve prima, e poi l’arrivo impetuoso del maltempo che a inizio gennaio provocò valanghe trascinando giù persino i tralicci dell’alta tensione. Quest’anno i lavori tanto agognati per la sostituzione della seggiovia delle Fontari.
Lavori che si concluderanno con un collaudo dell’impianto soltanto a inizio 2018. Troppo tardi per salvare la stagione, un nuovo colpo duro per tutti gli operatori turistici e sportivi del comprensorio. Tra loro anche i maestri di sci della scuola Gran Sasso. Dieci dei 20 istruttori si sono rivolti ad altri comprensori sciistici per fare fronte, anche loro, alla crisi economica provocata dalla chiusura degli impianti, come spiega l’istruttore di sci Luigi Faccia.
IL SERVIZIO DEL TG8:
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Il Gran Sasso non interessa. Campo Imperatore allo sbando da anni. Tutto l'altopiano inaccessibile, sbarre che chiudono le strade, a Castel del Monte hanno chiuso tutti gli alberghi, non c'è più un posto letto. Di che vogliamo parlare? Distretti turistici? Sviluppo?