Pescara: Covid Hospital al collasso, pazienti in altre regioni. “Una situazione drammatica”, così ha definito lo scenario attuale, il professor Giustino Parruti, per l’aumento esponenziale dei casi di Variante inglese nel Pescarese. Il Covid Hospital è pieno e alcuni pazienti sono in attesa di essere trasferiti nelle terapie intensive di altre regioni.
Parruti, direttore U.O.C. Malattie Infettive dell’ospedale di Pescara e responsabile del Covid Hospital, spiega che la recrudescenza dei casi Covid a Pescara e nell’area metropolitana è causata dalla maggiore diffusione della Variante Inglese e dai numerosi “cluster” che si stanno generando. Tra le armi che abbiamo, sottolinea Parruti, il rigoroso rispetto delle regole fondamentali: mascherine, distanziamento, e igienizzazione delle mani. Mentre al nostro microfono, il medico illustra la situazione, si ascolta il suono delle ambulanze che arrivano all’ospedale di Pescara. “Un via vai continuo”, dice Parruti il quale spiega come il Covid Hospital sia pieno con oltre 300 pazienti.
Tutte occupate le terapie intensive tanto che in cinque attendono di essere trasferiti in altre regioni, mentre altri sono in attesa di essere ricoverati. L’età media della malattia si abbassa ulteriormente e, Parruti, parla di un’altra questione: l’utilizzo precoce del cortisone all’inizio della malattia che può creare non pochi problemi perché porta a un aumento della glicemia, uno dei fattori di rischio e conduce, spesso, a una ospedalizzazione dei pazienti più giovani. Ma quando si potrà vedere la luce?, gli chiediamo. Il professor Parruti risponde che, rispettando le regole basilari, applicando tutti noi il buon senso, e le vaccinazioni, già tra un mese e mezzo, due potremo avere dei risultati. Comunque guai ad abbassare la guardia! Soprattutto, ricorda Parruti, su questa Variante Inglese che si sta diffondendo velocemente e sta facendo aumentare il numero dei malati soprattutto nella città di Pescara e nell’area metropolitana.