Dopo sei mesi di attesa, è stata finalmente pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale la delibera Cipe n. 48 dell’agosto scorso, delibera che stanzia quasi 60 milioni di euro per la ricostruzione pubblica dell’Aquila e del Cratere sismico.
I fondi sono ripartiti tra Provveditorato alle Opere Pubbliche (con 24 milioni), Ufficio speciale per la ricostruzione con 14, l’ufficio speciale del cratere con 9,3, la Regione con 7 milioni e il Mibact con quasi due milioni. Sono 43 in totale, gli interventi finanziati. Alcuni erano già stati inseriti in precedenti delibere ma erano ancora in attesa del saldo finale. Altri, invece, sono delle novità.
Per quanto riguarda L’Aquila, ci sono palazzo Quinzi, il cinema Massimo, la chiesa di San Marciano, la vecchia facoltà di Economia, il PalaJapan (il nuovo palazzetto dello sport in costruzione a Centi Colella), la sede dell’Arta a piazza S. Basilio, il Teatro Tenda a Paganica. Per quanto riguarda, invece, il Cratere sismico, ci sono il convento di Sant’Angelo d’Ocre a Ocre, palazzo Muzi a Fontecchio, il nuovo polo scolastico di Poggio Picenze, la scuola Piccinini di Barisciano. Sempre a Barisciano, saranno finanziati anche gli interventi di messa in sicurezza delle grotte sotterranee, che stanno rendendo problematica la ricostruzione di alcuni aggregati. Previsto anche il trasferimento di circa 3 milioni per l’adeguamento sismico dell’istituto industriale “Savoia” di Chieti.
Tutti interventi in attesa dello sblocco dei fondi dall’estate scorsa, e che ora finalmente porteranno nuova linfa alla ricostruzione pubblica, vera palla al piede della ricostruzione post-sisma. Troppi i lacci burocratici legati ai procedimenti per gli appalti e per l’elaborazione dei progetti, mentre la ricostruzione privata procede più rapidamente sia in centro storico, sia in periferia, dove è ormai quasi del tutto terminata. E’ proprio sulla ricostruzione pubblica che si gioca il futuro della città, perché pubblici sono molti uffici e sedi istituzionali, culturali e scolastiche: quelli necessari per ripopolare il cuore cittadino e quello delle frazioni. Intanto, anche la torre medicea di Santo Stefano di Sessanio verrà finalmente ricostruita: quasi totalmente crollata con il sisma del 2009, la torre sarà oggetto di interventi per un milione e mezzo di euro, grazie a un accordo tra il Comune, l’Ufficio speciale per la ricostruzione del cratere e il Segretariato regionale del Ministero dei beni culturali.
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