Qualche genitore oggi ha voluto protestare dinanzi Palazzo Silone contro l’ordinanza del presidente Marco Marsilio che ha chiuso tutte le scuole in Abruzzo.
Una protesta che segue quella del primo giorno in Dad in vari punti della città. A spiegare perché l’ordinanza per loro è illegittima l’avvocato Alessia Giovannelli, mamma di due bambini. Il Consiglio di Stato si è già espresso sul ricorso presentato da un singolo cittadino. Pur respingendo la richiesta di sospensiva, con il suo decreto il giudice amministrativo ha aderito, di fatto, al merito del ricorso.
La decisione è stata rinviata al Tar dell’Aquila che il 24 marzo dovrà decidere sulla ragionevolezza dell’ordinanza del Presidente Marsilio. Il Tar del capoluogo dovrà valutare la proporzionalità delle misure adottate dalla Regione, bilanciando il diritto all’istruzione e il diritto alla salute, entrambi costituzionalmente garantiti. Secondo il Consiglio di Stato “appare di dubbia legittimità la mancata apposizione di un termine alla sospensione delle attività scolastiche.
Il Consiglio di Stato ha ordinato al Presidente della Regione di depositare presso il TAR tutta la documentazione relativa agli esiti del monitoraggio effettuato, allegando i dati scientifici, in modo che il TAR possa effettuare il giudizio di ragionevolezza del provvedimento.